Adios alla duchessa d'Alba la donna più nobile del mondo

Aveva più sangue blu della regina Elisabetta ed era entrata nel Guinness per i suoi 43 titoli. Ma era più famosa per balli, amori giovani e tanto botox

Ci ha creduto fino alla fine Donna Cayetana, pensando di poter contare su tanta vita e tantissimo tempo ancora. A 88 anni la Maria del Rosario, duchessa d'Alba se ne è andata senza arrendersi, convinta che sarebbe potuta rimanere sul palcoscenico della vita a fare la ribelle, talento questo che si era manifestato fin da bambina, quando aveva come compagna di giochi Elisabetta, la regina d'Inghilterra. A cancellarla dalle scene la grave polmonite che l'aveva colpita domenica scorsa da cui non si è più ripresa.

Certo che non era pronta per morire, la donna con più sangue blu al mondo, proprio ora che, allo scadere dei tempi supplementari, aveva trovato il suo Alfonso, ultimo grande amore e terzo marito. Alfonso Diez appassionato di cinema, anomimo e grigio impiegato da millecinquecento euro al mese, scandalosamente più giovane di ventiquattro anni e inequivocabilmente plebeo. Un affronto per il casato, per il suo lignaggio nobiliare che poteva tracciare indietro di 17 generazioni, figlia unica di Jacobo Fitz-James Stuart e Falco, duca di Alba e di Berwick, e di Maria del Rosario de Silva e Gurtabay, marchesa di San Vicente del Barco, quindici volte Grande di Spagna, con più titoli nobiliari della regina Elisabetta più di quaranta in tutto, tanto da entrare nel Guinness dei primati, cinque volte duchessa, 18 marchesa, 20 contessa. Estroversa e anticonformista, protagonista di una intensa vita sociale, soprattutto negli anni cinquanta e sessanta, ricevendo nel suo palazzo di Liria personalità come Jacqueline Kennedy, Grace di Monaco, lo stilista Yves de Saint Laurent, Charlton Heston e Audrey Hepburn. Amica di grandi pittori, amava raccontare che Picasso voleva che posasse per una nuova versione de La Maya desnuda, ma che il progetto non andò in porto per l'opposizione del primo marito. Tre anni fa la decisione di sposare quell'Alfonso sconosciuto.

Si era sgolata e disperata per convincere i suoi sei indignatissimi figli che lei quell'uomo lo amava e che ancora di più lui la ricambiava per quello che era e non per quello che aveva. Una coppia che era diventata una macchietta. I giornali che pubblicavano le foto del loro matrimonio, lei che sfidando ancora una volta quel sangue blu aveva ballato per strada scalza il flamenco, tentando mosse suadenti nonostante gli anni. E poi erano spuntati insolenti e crudeli quei cerottini tra le dita dei piedi, come a ricordarle che nonostante il botox e i trucchi, e i bisturi, l'appuntamento con il tempo era a scadere. La nobildonna ribelle aveva investito tutto nella sua ultima sfida. «Io non mi intrometto mai nelle vite degli altri, non vedo perché lo devono fare gli altri». Aveva rinunciato ai suoi beni per amore e aveva perfino risolto le spinose questioni ereditarie. Aveva diviso il patrimonio tra i suoi eredi, spartendo tra i figli e ricordandosi anche dei nipoti. Alfonso le era rimasto accanto e fedele. Anzi di più. Aveva accettato di farsi da parte, di rinunciare al patrimonio della sposa che Forbes stimava intorno ai 2,8 miliardi di euro, con beni sparsi in tutta la Spagna continentale e le isole, Cayetana era nota per essere in grado di attraversare il Paese senza dover passare la notte in una proprietà che non fosse sua. Aveva anche una delle collezioni d'arte più sontuose di Spagna, che includeva capolavori di Goya, Rembrandt e Velazquez. Il signor Alfonso aveva promesso di restarle accanto fino alla fine. E così ha fatto. Gli ultimi giorni la duchessa li ha passati nel suo palazzo di Duenas a Siviglia, «la città che la rendeva felice». Alfonso aveva esaudito il suo ultimo grande desiderio: aveva fatto installare un maxi schermo con tanto di dolby surround per ricreare l'effetto cinema, la grande passione che li aveva fatti innamorare. Era andato a comprare i suoi film preferiti e li avevano visti insieme, come due fidanzatini qualsiasi. Oggi ad Alfonso resta il titolo di Duca e tanta fama ereditata, forse già pronto per per qualche programma in quanto vedovo celebre.

Il primo a mandare le condoglianze alla famiglia è stato il re Felipe, che per Donna Cayetana nutriva una profonda simpatia. Merito di quella sua passione per il non convenzionale, sopravvissuta alla dittatura, alla transizione alla democrazia, agli scandali, alla crisi e alla caduta in disgrazia della monarchia.

Amava il flamenco, e la cultura dell'Andalusia, i gipsy che spesso invitava a casa per grandi feste. Era parente di Winston Churchill, ma non aveva mai snobato l'idea di posare per Richard Avedon e Cecil Beaton, di comparire sulle copertine di Time and Harper's Bazaar. E per questo il pubblico l'amava.

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