I negozi delle grandi catene ancora chiusi in molte zone d'Italia. La risorsa dell'online che non basta. Tersilla De Cesare, ecommerce manager di Euronics, racconta così il momento: «Da metà marzo le vendite via internet hanno fatto +800 per cento. Ma è solo un quarto del fatturato perso».
Come vi siete mossi?
«Con servizi ad hoc. E assecondando le richieste nei settori in crescita».
Quali?
«All'inizio del lockdown c'è stato un boom di notebook, desktop e stampanti per lo smart working. Le web cam oggi non si trovano più».
Come mai?
«Ci riforniamo a trimestri. E la richiesta era imprevedibile».
Le altre categorie?
«Beh, c'è stata molta richiesta nel settore console e videogame. Ma anche in questo caso son finite le macchine. Adesso va molto bene la parte che riguarda i dispositivi per la pulizia della casa, visto che siamo tutti chiusi dentro».
La telefonia?
«La richiesta è sempre alta, Apple in primis. Ci sono ottime offerte: sui modelli di penultima generazione si possono fare bei colpi».
Come fate con gli sconti?
«Ovviamente niente i volantini, nessuno li vuole toccare. Facciamo offerte pensate sul sito, appuntamenti settimanali ma anche affari del giorno. Con consegne gratuite quando possiamo. E poi abbiamo approntato un servizio di assistenza telefonica e social. E la vendita via WhatsApp».
Funziona?
«Chi spende, spende bene.
Per esempio per la casa vanno molto gli elettrodomestici Dyson, i più costosi. Ma in generale c'è la caccia all'affare intelligente. Lo scontrino medio degli acquisiti online non è sceso, solo che adesso spesso si compra meglio«.
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