Agenzia Demanio, investimenti boom

In due anni registrato un balzo del 144%

Agenzia Demanio, investimenti boom
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Gli investimenti sul patrimonio immobiliare dello Stato sono cresciuti del 144% tra il 2022 e il 2024, raggiungendo 3,9 miliardi di euro. Gli interventi avviati sono saliti dell'11,4% e il calo delle locazioni passive e dei costi di funzionamento ha generato un risparmio di 120 milioni per le casse pubbliche. È quanto emerge dal Rapporto annuale 2025 dell'Agenzia del Demanio, presentato ieri alla Camera.

L'85% degli interventi ha interessato la riqualificazione di aree urbane dismesse, il 57% ha integrato misure di resilienza climatica e il 100% è stato progettato senza consumo di suolo. In termini di sostenibilità, i progetti hanno comportato una riduzione del 69% dei consumi di energia primaria e reso permeabile il 47% delle superfici trattate. L'Agenzia, che gestisce 44mila immobili per un valore di 62,8 miliardi, ha già avviato 24 "Piani Città" per ridefinire la destinazione urbanistica del patrimonio pubblico, con l'obiettivo di arrivare a 65 entro il 2028.

"Il nuovo Piano Strategico proietta al 2028 e punta su sostenibilità, digitalizzazione e collaborazione con enti locali e mercato", ha dichiarato il direttore dell'Agenzia, Alessandra dal Verme. "Il patrimonio immobiliare dello Stato viene riutilizzato per divenire strumento di sviluppo e offrire spazi utili e sostenibili. Dobbiamo trovare il modo di far vivere i nostri immobili e oggi l'attrattività sta nel digitale e nell'innovazione", ha aggiunto.

Soddisfazione anche dal viceministro dell'Economia Maurizio Leo (in foto). "L'Agenzia ha saputo interpretare le linee del governo e dare un segnale di svolta alla gestione del patrimonio pubblico", ha dichiarato.

Tra i risultati, ha sottolineato, "la riduzione significativa dei fitti passivi, da sempre un nostro tallone d'Achille". Per il futuro, Leo ha indicato una priorità: "Realizzare abitazioni a prezzi accessibili per i giovani".

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