Aggressione all'autogrill: quattro già identificati

Sono gli autori materiali delle percosse verso il 52enne ebreo. La condanna di Mattarella: "Basta pregiudizi"

Aggressione all'autogrill: quattro già identificati
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Tra loro non ci sono né antagonisti né pregiudicati per reati specifici, nessun attivista di movimenti pro Pal o con precedenti d'area, sono insomma tutte persone cosiddette "qualunque". Ieri mattina gli investigatori della Digos di Milano avevano già identificato ben quattro dei dieci soggetti accusati di percosse aggravate dall'odio razziale che domenica sera hanno partecipato all'aggressione del 52enne turista francese di religione ebraica Elie Sultan e del figlio di 6 anni all'interno dell'autogrill "Villoresi" nel comune di Lainate, nell'hinterland milanese, lungo l'autostrada Milano-Laghi. Coordinati dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dal procuratore capo Marcello Viola gli investigatori dell'ufficio politico della questura, guidati dal vice dirigente Marino Graziano, vanno avanti ad analizzare i filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza e le targhe delle auto parcheggiate nell'area di servizio, oltre a sentire ancora testimoni per identificare in totale "quattro aggressori materiali e altri sei solo verbali" presenti in due differenti fasi dell'accaduto: la prima, quella concitata degli insulti, al piano superiore del posto di ristoro, con frasi ingiuriose del tipo "assassini andate via!" proferite alla vista del turista ebreo che indossava la kippah e, quella immediatamente successiva durante il vero e proprio assalto fisico che Sultan ha dichiarato di aver subito all'uscita dei bagni dove aveva appena accompagnato il suo bambino, al piano inferiore. All'uscita dalla toilette e, sempre davanti al piccolo, infatti l'uomo è stato prima minacciato perché cancellasse il video che aveva realizzato poco prima per immortalare chi lo insultava senza ritegno, quindi lo hanno buttato a terra e malmenato quando ha rifiutato di obbedire alle intimidazioni. Sempre per quel che riguarda i quattro soggetti identificati ieri per ciascuno la questura sta chiarendo lo specifico ruolo di ciascuno nell'episodio, chi è responsabile solo di insulti a sfondo razziale e chi invece ha sferrato anche calci e pugni.

Sul caso interviene intanto l'altra parte, ovvero l'avvocato Federico Battistini che assiste alcune delle persone accusate di avere aggredito Sultan. Il legale ieri sera ha dichiarato all'agenzia "Ansa": "L'uomo che accusa falsamente i miei patrocinati di essere stato aggredito per motivi di odio etnico, nazionale, razziale o religioso ha rivolto alla compagnia di origine palestinese gesti offensivi, insulti razzisti, sessisti e minacce. La versione dei fatti esposta dal signore francese è parziale e tendenziosa". E aggiunge di avere presentato querela nei confronti del turista 52enne alla Procura di Milano per i suoi assistiti a cui sono stati riscontrate al pronto soccorso "lesioni, nello specifico trauma cranico e contusioni da percosse".

Sempre ieri sull'antisemitismo e su quanto accaduto domenica sera a Lainate si è espresso anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale, durante la cerimonia del Ventaglio, evento tradizionale che si svolge tra la fine di luglio e l'inizio di agosto in occasione della chiusura dei lavori parlamentari per la pausa estiva.

"Una diffusa tendenza alla contrapposizione irriducibile, alla intolleranza alle opinioni diverse dalle

proprie, al rifugio in slogan superficiali e in pregiudizi, tra i quali riaffiora, gravissimo, l'antisemitismo, che si alimenta anche di stupidità" ha dichiarato senza mezzi termini alla stampa parlamentare il Capo dello Stato.

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