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Air Force Renzi, la Gdf: "Alitalia guadagnò da vendita"

Le Fiamme Gialle indagano sull’Airbus 340/500 e secondo gli investigatori l’affare fruttò economicamente alla compagnia

Air Force Renzi, la Gdf: "Alitalia guadagnò da vendita"

"La partecipazione di Alitalia all’affare ha aumentato il costo per lo Stato" e allo stesso tempo ha"sicuramente garantito alla compagnia ricavi senza alcun rischio". A sostenerlo, e a metterlo nero su bianco in un’informativa spedita alla procura di Civitavecchia, è la Guardia di Finanza, che continua a scavare nel mistero del cosiddetto Air Force Renzi.

Per chi non sapesse o ricordasse, si tratta di un Airbus 340/500 comprato (in leasing) dall’allora governo di Matteo Renzi per 168 milioni di euro, una cifra mastodontica e assolutamente fuori mercato, pari infatti a 26 volte il suo effettivo valore. Quello stesso velivolo, infatti, era stato precedentemente acquistato da Etihad al prezzo di 6,4 milioni di euro.

Un affare quanto mai fumoso, spinto da Palazzo Chigi – che fece più di una pressione sul ministero della Difesa – e nel quale è centrale la presenza, o meglio assenza di un fantomatico lessor, di nome Uthl, di cui però non vi è traccia né fisica né digitale.

In tutto questo rientra anche Alitalia: Il Fatto Quotidiano ha dedicato più di un approfondimento sul caso dell’Air Force, scrivendo nei mesi scorsi che – pubblicando le fatture dei contratti tra Etihad, Alitalia e il dicastero della Difesa "i quattrini per il pagamento dello stratosferico contratto di rientrerebbero in una specie di scambio di favori tra Alitalia - e una delle parti firmatarie del contratto, Etihad, la compagnia dell'Emiro di Abu Dhabi diventata socia della stessa Alitalia grazie soprattutto all' intervento di Renzi".

Ora analizzando le 656 pagine della nota delle Fiamme Gialle viene fuori il seguente scenario, ovvero – come scrive sempre Il Fatto – che il vero affare lo avrebbe fatto Alitalia. A tal proposito, la Gdf appunta: "In sostanza la necessaria partecipazione di Alitalia Sai all' operazione, in qualità di intermediario in possesso dei requisiti di legge, avrebbe sicuramente garantito alla compagnia ricavi senza alcun rischio ma, d' altro canto, ha sicuramente aumentato il costo a carico dello Stato per la fornitura dei servizi di mobilità aerea".

Nel documento dello scorso agosto, i finanziari – circa il contratto firmato tra Alitalia (come semplice intermediario) ed Etihad per il leasing dell’Airbus – in conclusione scrivono: "Riguardo al compenso percepito per tale intermediazione, allo stato non è possibile effettuare una quantificazione puntuale dello stesso, in mancanza del contratto originario di leasing stipulato tra Alitalia e Etihad".

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