Gli aiuti Usa per la spallata "Subito 675 milioni in armi"

Nella videochiamata agli alleati, Biden incita a "un coordinamento per le forniture energetiche"

Gli aiuti Usa per la spallata "Subito 675 milioni in armi"

New York. Gli Usa annunciano nuovi aiuti all'Ucraina mentre Joe Biden sente gli alleati «per sottolineare il continuo sostegno internazionale a Kiev attraverso la fornitura di armi e aiuti economici e l'imposizione di costi alla Russia in risposta alla sua aggressione». Durante la videochiamata, come fa sapere la Casa Bianca, i leader (il premier canadese Justin Trudeau, quello italiano Mario Draghi e giapponese Fumio Kishida, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, il presidente romeno Klaus Iohannis, quello polacco Andrzej Duda, la premier britannica Liz Truss e rappresentanti di Francia e Ue) hanno anche discusso «della strumentalizzazione dell'energia da parte di Mosca e della necessità di un ulteriore coordinamento per garantire forniture energetiche sostenibili e convenienti per l'Europa».

Intanto il capo del Pentagono Lloyd Austin ha presieduto la riunione dei ministri della Difesa della Nato nella base americana di Ramstein, in Germania, annunciando che verranno stanziati altri 675 milioni di dollari di aiuti militari a Kiev. Un pacchetto che comprende «lanciarazzi Howitzers da 105 millimetri, munizioni d'artiglieria, blindati Humvees, sistemi anticarro, armi piccole e ambulanze corazzate». In aggiunta a questo sostegno diretto, ha fatto sapere il segretario di stato Antony Blinken, gli Usa hanno approvato altri 2,2 miliardi di dollari di investimenti a lungo termine per la sicurezza dell'Ucraina e dei Paesi vicini. «Il presidente Biden ha messo in chiaro che sosterremo il popolo ucraino fino a quando sarà necessario, ho ribadito questo messaggio al presidente Volodymir Zelensky e al suo team oggi a Kiev, che resta e resterà la capitale di un Paese sovrano e indipendente» ha detto il titolare di Foggy Bottom nel corso di una visita a sorpresa nella città. «Questi sono segnali molto importanti. Per noi, è una garanzia che possiamo tornare nei nostri territori» ha ribattuto Zelensky durante la conferenza stampa con Blinken, sottolineando che il sostegno militare americano aiuterà il suo Paese a riconquistare territori dalla Russia. Da Ramstein, invece, il capo del Pentagono ha sottolineato come «molti mesi dopo il primo incontro del Gruppo di contatto per la Difesa dell'Ucraina in questa base, siamo di fronte ad un nuovo momento chiave della guerra. Il volto del conflitto sta cambiando, e così cambia anche la missione di questo gruppo». I nuovi aiuti portano a 15,2 miliardi di dollari il contributo totale dell'amministrazione Biden all'Ucraina, e Austin ha avvertito che l'Occidente dovrà sostenere Kiev nel lungo periodo, ribadendo che «non vogliamo vivere in un mondo dove grandi potenze spostano i confini», e che l'Ucraina sta ottenendo «successi evidenti» sul campo. «Il messaggio della Nato è che dobbiamo intensificare e mantenere il sostegno per tutto il tempo necessario» ha scritto da parte sua su Twitter Stoltenberg (che oggi riceverà Blinken a Bruxelles) ringraziando «Austin per averci ospitato a Ramstein e per la forte leadership statunitense». All'incontro ha partecipato anche il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, il quale ha «ribadito il nostro sostegno a Kiev e alla resistenza ucraina. L'Italia è e sarà all'altezza delle sue responsabilità».

Secondo Mosca invece, il tentativo di controffensiva ucraina nella regione orientale di Kharkiv, in cui Kiev ha rivendicato diverse avanzate, mira a convincere l'Occidente ad aumentare le forniture di armi.

«Fanno di tutto per convincere i partecipanti a questo incontro della necessità di aumentare le consegne militari, a partire dalle forniture di armi offensive aggiornate» ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, facendo riferimento alla riunione in Germania.

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