Cronache

La Alan Kurdi fa rotta su Malta. Per Open Arms si offre Valencia

La Alan Kurdi fa rotta su Malta. Per Open Arms si offre Valencia

Le partenze dalle coste libiche non si arrestano. Dopo i diversi gommoni raggiunti nei giorni scorsi dalle navi umanitarie Alan Kurdi della tedesca Sea Eye e la catalana Open Arms, è salpato ancora un altro gommone con a bordo 75 immigrati, tra cui tre donne. Era in difficoltà a Nord di Farwa, non lontano dal confine con la Tunisia, quando è stato intercettato dalla guardia costiera libica, la Zaouia, appartenente al settore Ovest delle forze navali di Tripoli. L'ufficio informazioni della Marina libica scrive sulla sua pagina Facebook che «75 migranti illegali» sono stati tratti in salvo. Sono 7 del Sudan, 14 della Somalia, 5 dell'Algeria, 22 del Marocco e 27 del Bangladesh. Sono stati riportati indietro e trasferiti al porto di Zaouia, dove sono arrivati ieri intorno alle 16. «Dopo essere stato fornito loro aiuto umanitario e medico scrive la Marina libica - essi sono stati consegnati al centro di accoglienza di al Nasr dell'autorità per la lotta all'immigrazione clandestina di Zaouia».

I migranti raccolti in mare dalla Alan Kurdi, inizialmente diretti a Lampedusa, al largo della quale hanno pure sostato nella speranza dell'autorizzazione allo sbarco che non è arrivata, stanno invece per raggiungere Malta. Sabato pomeriggio la Ong tedesca, dinanzi al divieto di ingresso, transito e sosta in acque italiane emanato dal governo, ha deciso di non emulare la Sea Watch 3, che, per decisione del comandante Carola Rackete, forzò il blocco e approdò nel porto dell'isola siciliana speronando una motovedetta della Guardia di finanza. La Alan Kurdi, che ha a bordo anche un bambino di 4 anni, con una ferita di arma da fuoco alla spalla, ha deciso sabato di mollare il braccio di ferro col Viminale e di far rotta verso la Valletta per chiedere l'autorizzazione allo sbarco dei 40 migranti recuperati in mare a 29 miglia al largo della Libia.

Per l'Italia resta il nodo Open Arms, con 123 persone soccorse in due operazioni. Dal momento che a bordo c'erano anche donne incinte, tra cui una in procinto di partorire, si è resa necessaria ieri l'evacuazione di due di loro, una accompagnata da un parente. Per lo sbarco si candida la città di Valencia con il sindaco, Joan Ribó, che annuncia di voler accogliere l'imbarcazione della Ong spagnola Proactiva.

Non mancano nemmeno gli sbarchi autonomi con 29 immigrati che hanno raggiunto sabato Lampedusa, dove sono stati ospitati nell'Hotspot dopo essere stati rifocillati da alcuni cittadini.

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