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Alfano: "Ius soli? Nessuna obiezione"

Il leader di Ap e ministro degli Esteri annuncia emendamenti alla legge sullo Ius soli, ma conferma il suo sì. E attacca: "In Sicilia a destra più veti che voti"

Alfano: "Ius soli? Nessuna obiezione"

"Noi abbiamo già votato a favore dello Ius soli alla Camera e non abbiamo un'obiezione di merito, se non in alcuni emendamenti molto importanti che presenteremo".

Angelino Alfano conferma il suo sì alla legge che facilita la cittadinanza per gli stranieri nati in Italia, anche se chiede "una valutazione di opportunità perché le cose giuste fatte al momento sbagliato rischiano di diventare sbagliate".

Parlando al Meeting di Rimini, il ministro degli Esteri ha lanciato un appello alla Nato: "Abbiamo un'importante missione, quella di coprirci al Sud", ha detto, "La Nato è nata guardando ad Est e quella è la sua missione fondativa, ma ora occorre una sua proiezione verso il Sud e in particolare verso il Mediterraneo. Questo compito la Nato già lo svolge ma secondo noi serve una rafforzata difesa europea: noi siamo per rafforzare la difesa europea e difenderci meglio nel fianco sud. Rafforzando la presenza europea non in una logica di antagonismo ma di complementarietà con la Nato".

Questo anche per limitare l'allarme terrorismo: "Abbiamo un sistema di sicurezza che ha retto, che ha funzionato fin qui molto bene, e un antiterrorismo straordinario e altrettanto efficiente sono le nostre agenzie di intelligence", ha detto Alfano, "È chiaro che il rischio zero non esiste, ma noi lavoriamo e fino ad ora siamo riusciti in un obiettivo che fino ad ora i fatti dimostrano essere stato drammaticamente straordinario: avere coniugato rigore ed umanità. È il risultato italiano che non intendiamo cestinare".

Inevitabile anche un riferimento alle prossime elezioni in Sicilia e alle possibili alleanze: "Sul piano delle coalizioni sembra sempre più emergere a destra una prevalenza più dei veti che dei voti di Salvini e Meloni in Sicilia, e questo è oggettivamente un problema per i moderati.

Se anche in Sicilia, che è una classica terra di moderati, comandano gli estremisti, diventa tutto più complicato".

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