Roma - Matteo Salvini riprende la sua battaglia identitaria e per il secondo giorno consecutivo rilancia la polemica sul mancato via libera all'iter veloce sulla legge Molteni, provvedimento che cancella gli sconti di pena sui reati gravissimi. Da Forza Italia sia Giacomo Caliendo che Francesco Nitto Palma fanno notare che «non c'è stato alcun voto», ma il leader della Lega insiste. «Stiamo ricevendo centinaia di telefonate, messaggi, mail di donne e uomini arrabbiati e delusi per l'incredibile scelta di Forza Italia di proteggere stupratori e assassini. Per quanto ci riguarda, sospendiamo le nostre previste partecipazioni a tavoli e incontri con Fi e Berlusconi finché non ci sarà un chiarimento ufficiale».
Al di là del merito del contendere, la Lega è costretta a fare i conti con il sorpasso di Forza Italia - ieri la supermedia Agi-Youtrend dava il partito azzurro al 15,5%, due punti sopra il livello della Lega, ferma al 13,5% - e cerca spunti di lotta e visibilità. Il fronte sovranista - quello che un tempo era composto da Lega e Fratelli d'Italia - peraltro non è più unito come un tempo, visto che il partito di Giorgia Meloni non ha certo vissuto con serenità l'adesione di Gianni Alemanno e Francesco Storace al Carroccio, una campagna acquisti vissuta come una sorta di Opa ostile sull'elettorato della destra italiana. La leader di Fratelli d'Italia nelle ore calde dello scontro ha tenuto una posizione prudente. «È arrivato il momento di parlarci», il suo invito. Silvio Berlusconi, invece, liquida la sortita salviniana come «un puntiglio».
Di certo se sul fronte leghista si registrano turbolenze, passi in avanti vengono compiuti al centro dove si vanno definendo le aggregazioni centriste. Ieri in un incontro tra il segretario nazionale dell'Udc Lorenzo Cesa e il presidente Antonio De Poli, è emersa la volontà di presentare il simbolo dello Scudo Crociato alle prossime elezioni politiche e amministrative. «Abbiamo convenuto - ha dichiarato Cesa - che sia indispensabile concorrere con il centrodestra mantenendo il nostro simbolo. Per noi rimane prioritario difendere quei valori che si racchiudono nello Scudo Crociato in coerenza con il percorso avviato con il no al referendum e con la vittoria in Sicilia con il Centrodestra». Si va insomma profilando una forza di chiara ispirazione cattolica che potrebbe correre anche fuori dalla cosiddetta «quarta gamba».
Berlusconi, invece, ha incontrato a Palazzo Grazioli Raffaele Fitto e i due, dopo tante incomprensioni e circa tre anni di gelo, si sono fermati a parlare a quattr'occhi.
Il leader azzurro ha ricevuto Enrico Costa e con lui Gianni Letta e Niccolò Ghedini, oltre a Maurizio Lupi, Saverio Romano, Gaetano Quagliariello ed Enrico Zanetti. Le grandi manovre per il rafforzamento della coalizione sono iniziate ed entro Natale si dovrebbe chiarire la nuova geografia politica del centrodestra.