Politica

Altra tegola sul governo Garavaglia sotto inchiesta

Contestato un danno erariale al sottosegretario

Milano Invito a dedurre, l'equivalente dell'avviso di chiusura indagini per la magistratura contabile, per il sottosegretario leghista all'Economia Massimo Garavaglia (nella foto). La Procura della Corte dei conti della Lombardia gli contesta un danno erariale che avrebbe procurato quando era assessore regionale all'Economia.

L'invito della Procura contabile, guidata da Salvatore Pilato, è arrivata ad altre tre persone: Guido Bonomelli, di Infrastrutture Lombarde, Giacomo Walter Locatelli, all'epoca dei fatti direttore generale dell'Asl (oggi Ats), e Walter Bergamaschi, ex direttore generale Welfare del Pirellone. La vicenda, su cui era stata aperta anche un'inchiesta penale poi archiviata, riguarda la «vendita sottoprezzo» e la locazione di Palazzo Beretta, immobile storico del centrale corso Italia a Milano, ceduto da Ats. Il danno erariale avrebbe un valore tra i 2 e i 13 milioni di euro per la vendita e di oltre 6 milioni per la locazione. Secondo le indagini della Gdf partite da un articolo del Corriere della Sera, la cessione del bene, che risale al 2014, avrebbe avuto «profili di diseconomicità» e di «irragionevolezza economica». Il palazzo, sede di Ats, è stato venduto dalla stessa Ats a Cassa depositi e prestiti per 25 milioni e la Cassa lo ha poi rivenduto alla società «Beni Stabili» per 38 milioni. Ats ha però continuato a stare nell'immobile, pagando l'affitto per un importo di oltre 6 milioni: da qui l'ulteriore danno contestato. Una norma prevede infatti che i beni pubblici possano essere venduti, solo se l'ente ha un luogo dove trasferirsi. Garavaglia avrebbe avuto, scrivono i pm contabili, «un ruolo propulsivo del procedimento contrattuale» nella vicenda, «pressando per la conclusione della vendita» e svolgendo «per comportamenti di fatto la regia dell'intera operazione, nonostante la posizione di conflitto d'interesse discendente dal cumulo dell'ufficio di consigliere nel cda di Cassa depositi e prestiti». Per un ulteriore caso di presunta turbativa d'asta il sottosegretario è a processo insieme, tra gli altri, all'ex vicepresidente della Regione Mario Mantovani. Il pm ha chiesto per lui una condanna a due anni di carcere, la sentenza è prevista per il 13 giugno.

CBas

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