Altri morti in mare E a Pozzallo sbarcano in 575

In mare si continua a morire. Hanno fatto appena in tempo ad arrivare al largo delle coste libiche, che il barcone si è capovolto. È di circa 150 il bilancio dei dispersi. Sono 30 i corpi recuperati, un'ottantina le persone tratte in salvo. Sono ancora in atto le ricerche. Tra i superstiti c'è una bimba. Era aggrappata alla mamma. È a lei che deve la vita. La donna è riuscita ad affidarla a un soccorritore prima di essere inghiottita dal mare.

Dal fine settimana sono migliaia gli immigrati soccorsi dalle navi del dispositivo Mare Nostrum . Sono sbarcati ad Augusta, a Catania. Numeri record a Reggio Calabria con 1.789 migranti arrivati a bordo della San Giusto della Marina militare, e anche a Pozzallo, dove, nel weekend , in meno di 24 ore sono arrivati oltre mille immigrati. A bordo di 4 gommoni, sono stati soccorsi da un mercantile straniero e poi trasbordati su due motonavi della Guardia costiera maltese, che hanno effettuato il soccorso in acque SAR libiche a 120 miglia a Sud da Malta. Anche in questo caso la Valletta non ha fatto rotta verso casa, ma in Sicilia. A questi, accompagnati a Pozzallo, se ne aggiungono 436, insieme ai 139 arrivati nella notte; durante il trasbordo c'è stato un disperso. Stanno bene, a parte qualche caso di scabbia.

La polizia giudiziaria lavora senza sosta per individuare gli scafisti. Dieci gli ultimi arrestati a Pozzallo. Quattro (due ghanesi e due somali) sono rei confessi: «Il denaro doveva andare alle nostre famiglie d'origine».

Nemmeno il maltempo di questi giorni ha fermato i trafficanti di vite umane, sempre più organizzati. Distribuiscono le carte di imbarco per velocizzare le operazioni. Previsti gli optional. Un giubbotto salvagente costa 500 dollari.

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