Altro che pacificazione nazionale. L'ultimo schiaffo di Renzi a Berlusconi arriva sul Copasir, Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. L'organo parlamentare di controllo dei servizi segreti, composto da cinque deputati e cinque senatori nominati dai presidenti di Senato e Camera, non ha al proprio interno alcun rappresentante azzurro. Il motivo è che, all'inizio della legislatura, i rappresentanti del fu Pdl erano Giuseppe Esposito e Fabrizio Cicchitto. Poi entrambi sono passati all'Ncd e Forza Italia ha perso la sua rappresentanza. Così, l'azzurro Elio Vito aveva proposto un emendamento per permettere che anche un forzista ne facesse parte. Risultato: il governo ha dato parere negativo. In pratica ha chiuso le porte di palazzo San Macuto in faccia a Berlusconi. Immediata l'ira del capogruppo Renato Brunetta: «Inaccettabile e incomprensibile la decisione del governo». E ancora: «Anche in vista di nuove funzioni che l'organismo dovrà svolgere è indispensabile che i nostri gruppi parlamentari abbiano almeno un rappresentante in un organismo così importante per la sicurezza del nostro Paese. Quello del governo è un comportamento semplicemente vergognoso. Dall'esecutivo e dalla maggioranza solo sordità e muri issati contro una forza responsabile di opposizione». Il clima del patto del Nazareno sembra così definitivamente sepolto.
Berlusconi, intanto, attende Salvini mentre con Fitto resta il gelo. L'incontro con il leader del Carroccio, nell'aria da settimane, non è ancora in agenda. Possibile che l'incontro avvenga venerdì oppure nel week end, ad Arcore. Il Cavaliere è mosso da buone intenzioni ma non è disposto a cedere su tutta la linea e fare esclusivamente il «portatore d'acqua» ai candidati leghisti. Specie se a gratis. Sarà un braccio di ferro, quindi; con il Cavaliere intenzionato a giocare pure la carta dell'«orgoglio azzurro»: vale a dire correre da solo. Strategia rischiosa perché con un centrodestra spaccato si rischia di mettere a repentaglio pure il Veneto qualora Salvini resti arroccato sui suoi candidati anche in Liguria e Toscana. Viceversa, il Carroccio potrebbe «disturbare» la candidatura di Caldoro in Campania presentando una propria lista. Momento buio pure in Puglia dove Fitto continua a minacciare la discesa in campo contro il candidato forzista Schittulli: «E poi vediamo chi ha più voti», dice l'eurodeputato di Maglie. Il rischio che si vada alla conta è concreto.
A scuotere Fi c'è anche il dibattito sulle unioni civili. Paladina di una nuova regolamentazione per le coppie omosessuali è l'ex ministro Mara Carfagna mentre il senatore Maurizio Gasparri lamenta: «È una Babele!». Berlusconi non entra nel merito e dedica il lunedì alla famiglia e ai «suoi vecchietti». Il Cavaliere ha fatto nuovamente visita alla Sacra Famiglia di Cesano Boscone dove ha svolto i suoi servizi sociali.
Questa volta ha visitato un nuovo padiglione e pensa a un progetto top secret per poter aiutare i ricoverati perché, dice in un nota, «Quando si vedono queste cose non si può non restare con un'emozione profonda dentro e quindi sentire la voglia di dare una mano».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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