«Non meritavi tutto questo, non hai fatto niente di male». Il viso pulito di Ketty è ora devastato dalle lacrime. Non si dà pace per il suo Lele, che l'ha difesa dalle avances di un altro, e ci ha rimesso la vita. Si chiude nella disperazione e affida i pensieri e il dolore alla pagina Facebook. «Questa è la foto che ti piaceva più di tutte amore mio - scrive postando l'immagine che la ritrae assieme a lui -. Non riesco ancora a realizzare tutto quello che è successo. Non meritavi tutto questo, non hai fatto niente di male. Una morte così. Ricordo uno dei tuoi ultimi messaggi di venerdì pomeriggio: ti amo più di ogni altra cosa. E continuerò a ricordarlo per sempre, come continuerò a ricordare anche te. Ti amo e lo farò per sempre. Il mio cuore ora sta lì con te. Ci rivedremo presto, ciao amore mio #GIUSTIZIA». A chi ha tentato di dipingere il suo Lele come una «testa calda» risposto con fermezza, spiegando che era la prima volta che lui prendeva la macchina del padre. «Ci teneva così tanto - ha confidato anche al Corriere - Era tornato dal lavoro, aveva fatto la doccia ed eravamo andati in discoteca. Volevamo solo passare un venerdì sera con la musica e gli amici.
Perché è successo? Cosa è accaduto? Perché l'hanno ammazzato? Perché non li hanno fermati. C'ero. Ho visto tutto. Ma quale rissa? Non c'è stata una rissa, era lui da solo. È stato preso dai buttafuori, ma non lo hanno buttato fuori. L'hanno rincorso».
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