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Anche Di Battista contro i tecnici del Mef: "Se ci ostacolano, vanno cacciati"

Dopo l'audio di Casalino, Di Battista rincara la dose contro il Mef: "Certe cose vanno dette pubblicamente e con orgoglio". Poi la stoccata: "Non vi lasciate intimorire dai soliti cani"

Anche Di Battista contro i tecnici del Mef: "Se ci ostacolano, vanno cacciati"

Lo scontro si allarga. Perché non c'è solo Rocco Casalino a tuonare contro i tecnici del ministero dell'Economia che negli ultimi giorni starebbero facendo resistenze all'inserimento del reddito di cittadinanza nella manovra economica. Anche il girovago Alessandro Di Battista, mentre la politica tuonava contro il portavoce di Giuseppe Conte, ha rincarato la dose sparando a zero contro i tecnici che non collaborano. "Se i tecnici nei ministeri ci mettono i bastoni tra le ruote prendendosi poteri che non gli competono - ha detto - vanno cacciati all'istante. Semplice".

A far esplodere le opposizioni è stata la diffusione della registrazione di un messaggio inviato su WhatsApp da Casalino a due giornalisti in cui se la prende con i tecnici del ministero guidato da Giovanni Tria (ascolta l'audio). Le parole sono durissime. "Siamo assolutamente convinti (ed è sotto gli occhi di tutti) che nei ministeri c'è chi ci rema pesantemente contro", è il succo dell'audio che ha spinto Forza Italia e il Partito democratico a chiedere le dimissioni di Casalino da portavoce del presidente del Consiglio. Dimissioni che sono state rispedite al mittente dallo stesso Conte che ha confermato "piena fiducia" nell'ex gieffino. Le tensioni, però, restano. Tanto che fonti del ministero dell'Economia si sono sentite in dovere di far uscire in chiaro che "le decisioni competono alla politica e non ai tecnici".

A gettare benzina sul fuoco su una situazione già incandescente ci ha pensato Di Battista con un post pubblicato su Facebook. "Siamo onesti, Casalino ha sbagliato - scrive - non si mandano audio del genere in privato ai giornalisti. Certe cose vanno dette pubblicamente e con orgoglio! Le persone ci hanno votato proprio per questo. Se i tecnici nei ministeri ci mettono i bastoni tra le ruote prendendosi poteri che non gli competono vanno cacciati all'istante. Semplice". Nessuna marcia indietro. Anzi. Di fatto Di Battista ribadisce, in modo ancor più tagliente, il concetto già espresso da Casalino nell'audio messaggio. "O (i tecnici, ndr) trovano i soldi per il reddito di cittadinanza (come li hanno trovati per le banche) o si trovano un altro lavoro", scrive su Facebook. "Dove sta la violenza in tutto ciò? Violenza è il sistematico tradimento della volontà popolare - incalza - violenza è trovare denari per il Tav, per le banche, per le guerre di invasione mascherate da missioni di pace e dimenticarsi della povera gente. Violenza è utilizzare i giornali non per informare ma per bloccare ad ogni costo un movimento perché quel movimento vuole cancellare i finanziamenti pubblici all'editoria". Di Battista è un fiume i piena: "Violenza è vedere questi giornalisti fare i leoni di fronte a Rocco Casalino ma poi farsela nei pantaloni sul caso Consip. Questa è la violenza che si respira davvero in Italia. E contro questa violenza la stragrande maggioranza degli italiani si è espressa. Quindi avanti tutta e barra dritta".

Infine al chiamata alle armi: "Amici non vi lasciate intimorire dai soliti cani da riporto del sistema anzi gioite, se il sistema reagisce così è un buon segno!".

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