Anche Leonardo e Napoleone vendono casa (a prezzi modici)

La crisi picchia. Così le dimore che hanno ospitato i grandi della storia vanno sul mercato. A volte per poche migliaia di euro

Chissà in quale stanza facevano colazione. In quale angolo orlato di vecchie tende piangevano; dove avrebbero messo un televisore, semmai, al tempo in cui vivevano, fosse esistito. Chissà dove litigavano. Certo non ci saremmo mai aspettati di vivere in casa loro: le case che furono di Jacopone da Todi, Maria Teresa d'Austria, il Marchese del Grillo. Case che oggi possiamo guardare e comprare. Positano, Lecco, Roma, Alessandria, Lucca: solo una manciata delle numerose città in cui questi piccoli musei sono oggi appartamenti in vendita. Sembra fantascienza, il logo del sito web tanto popolare nella compravendita di immobili, che oggi marchia a fuoco la facciata gialla e regolare del palazzo in cui visse l'imperatrice Maria Teresa, madre della sfortunata Maria Antonietta di Francia. Le imposte spalancate a salutare il sole e i possibili acquirenti, i balconi panciuti sui quali, un tempo, si sporsero i gomiti imperiali. Gli interni, però, sono modernissimi e sgargianti, rinverditi da designer contemporanei che hanno trasformato il «museo» in un locale abitabile, pronto all'uso. A un prezzo non noto, solo su richiesta.

E dove si amarono Vincenzo Bellini, glorioso e indimenticato compositore del Belpaese, e la sua Giuditta Pasta? In una villa dalla facciata color glicine, delicata e romantica. Ieri zona franca di un amore clandestino, oggi proprietà in vendita in terra lombarda. L'appartamento ha vista lago, le stesse acque in cui occhi e musica si specchiarono duecento anni fa. Ma non è l'unica casa di amanti storici, questa, nella vetrina. C'è anche la dimora viareggina di Galeazzo Ciano e Edda Mussolini: la casa con le loro vasche, oggi, ha un valore di partenza di 2 milioni 800mila euro. E sempre in Toscana, c'è quella di Napoleone e Paolina Bonaparte. A sette chilometri da Lucca, ancora, quella che ospitò Voltaire e Goethe è lì indisturbata, a un prezzo su richiesta.

Una tendenza consacrata proprio in questi giorni anche al cinema. Il film Il giovane favoloso di Mario Martone, nelle sale da oggi, ha previsto che Elio Germano abitasse i locali autentici, vissuti, di Giacomo Leopardi. Che sedesse sulla sua seggiola. Che giacesse nel suo letto. Che sudasse tra le pareti eterne del Poeta. Impensabile? Forse. Eppure lo strappo alla regola concesso alla settima arte è lo stesso che potremmo goderci a vita, se acquistassimo uno di questi immobili. Acquisti che neanche in tempo di svendite, forse, i più potrebbero permettersi, ma che suscitano una curiosità senza precedenti e che come non mai ci si offrono.

Non molti lo sanno ma, in provincia di Lecco, Leonardo da Vinci visse mentre seguiva i lavori del traghetto che, a tutt'oggi, unisce le due rive del fiume a Imbersago. Dove riposava di notte e abitava di giorno? In un palazzo rosso dalla torre alta, circondato da alberi lunghi e sottili come grattacieli: il tempo, qui, non sembra mai trascorso. E, dalla finestra, un panorama sterminato. Oggi costa 5 milioni di euro. A 490mila euro in Piemonte, invece, la casa d'infanzia di Norberto Bobbio. 290mila euro è il valore di una delle case di Giolitti. E c'è un posto, anch'esso in vendita, a Camerano Casasco, in provincia di Asti, dove Silvio Pellico scrisse, probabilmente, Le mie prigioni .

11 milioni di euro è quel che vale la casa in cui Vittorio de Sica, in mille metri quadri a picco sul mare, s'innamorò della bella Positano. Pareti di memoria, soffitti sognanti, pavimenti che ospitarono passi illustri. Oggi, aperti a storie nuove.

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