Centinaia di risparmiatori sul lastrico dopo aver acquistato «obbligazioni spazzatura». È un film già visto, solo che la storia è ambientata in Sudafrica e qualcuno ha pagato con il licenziamento per aver offerto titoli ad alto rischio a inesperti correntisti. Il repulisti è partito dall'alto: la prima testa a cadere è stata quella del ministro delle Finanze David van Rooyen, 47 anni, nominato appena una settimana fa nell'esecutivo del presidente Jacob Zuma. La storia è venuta a galla domenica, quando lo stesso Zuma ha comunicato di aver sostituito van Rooyen con il titolare delle Telecomunicazioni Pravin Gordhan in attesa di un possibile nuovo rimpasto. «Ho riconsiderato la mia decisione dopo aver ricevuto parecchie lamentele. Credo che un Paese possa considerarsi davvero democratico quando mette al centro le persone e ascolta i loro problemi».Lamentele e problemi che riguardano la sfera professionale di van Rooyen, manager che si occupa di investimenti che vanno dagli immobili per arrivare al pallone (è nel direttivo dei Mamelodi Sundowns), ma che è anche proprietario di un fondo di investimento, il Late Bloomer Enterprises, con sede in Florida. Attraverso il fondo l'ormai ex ministro delle Finanze «controlla» alcuni istituti di credito sudafricani come Grindod e Tebak, responsabili di aver venduto titoli ad alto rischio a circa 1.400 risparmiatori che dall'oggi al domani si sono trovati senza un solo rand sul conto corrente. Van Rooyen è stato messo alla porta da Zuma nonostante la fase delicata dell'economia sudafricana, con una crescita impalpabile, un tasso di disoccupazione superiore al 25%, il rand che ha perso il 28% del suo valore sul dollaro e il 24,5% nei confronti dell'euro in appena dieci mesi.Per i media sudafricani il manager, che si è specializzato nella City di Londra, sarebbe stato un ottimo elemento per tamponare la drammatica situazione economica del Paese, ma Zuma ha voluto dare un esempio nel segno, scrive il quotidiano economico Bd, «dei valori dell'African National Congress che da Mandela deve proseguire a percorrere la strada dell'onestà».
Forse Van Rooyen perderà anche la tessera del partito, ma è andata peggio ai funzionari delle banche: non colpiti da semplici rotazioni di filiali e di poltrone come altrove, ma licenziati in tronco senza complimenti e, soprattutto, senza reazioni spropositate dei sindacati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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