Politica

Quel banchiere russo sanzionato dall'Ue ma nominato Commendatore da Di Maio

Al vertice dell'istituto di credito russo VTB e inserito nella black list dell'Ue, poche settimane fa aveva ricevuto il titolo onorifico in Italia su iniziativa del ministro degli Esteri

Andrey Kostin, il banchiere russo sanzionato dall'Ue ma nominato Commendatore da Di Maio

Che nella prima fase della sua esperienza politica il Movimento 5 Stelle abbia puntato forte sull'avvicinamento alla Russia non è un mistero. Le dichiarazioni filorusse di qualche anno fa dell'attuale sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano sono ancora facilmente reperibili sul web. Come sono attualissime le posizioni "natocritiche" di Alessandro Di Battista. Fu lui qualche anni fa ad accompagnare Beppe Grillo in persona a Villa Abamelek, storica residenza dell’ambasciatore russo, in uno degli scorci più belli di Via Aurelia Antica. Nel contratto di governo Lega-5 Stelle, poi, si parla chiaramente di un riposizionamento italiano verso il dialogo con Mosca:

"Si conferma l’appartenenza all’Alleanza atlantica, con gli Stati Uniti d’America quale alleato privilegiato, con una apertura alla Russia, da percepirsi non come una minaccia ma quale partner economico e commerciale potenzialmente sempre più rilevante. A tal proposito, è opportuno il ritiro delle sanzioni imposte alla Russia, da riabilitarsi come interlocutore strategico al fine della risoluzione delle crisi regionali (Siria, Libia, Yemen). È inoltre necessario rifocalizzare l’attenzione sul fronte del Sud. Non costituendo la Russia una minaccia militare, ma un potenziale partner per la Nato e per l’UE, è nel Mediterraneo che si addensano più fattori di instabilità".

Insomma, il legame reale o tentato tra grillini e Russia è ben noto. Negli ultimi tempi, sovrastati dalla cronaca, hanno cercato di ripiazzarsi in chiave più prudente, viste anche le cariche governative di Luigi Di Maio come Ministro degli Esteri (insediatosi nel Conte II e confermato poi da Draghi ma entrambe le volte con "invito" alla linea atlantista). Ma qualche traccia capace di procurare imbarazzo resta, e malcelata in un passato recentissimo.

È il caso, curioso, di Andrey Kostin, il presidente della banca VTB, secondo istituto di credito russo, finito nella blacklist delle personalità oggetto di sanzioni da parte dell'Unione europea per la straordinaria vicinanza a Vladimir Putin e alla sua linea politica. Il suo nome infatti figura tra le 27 persone ed entità che già martedì sono state messe all'indice dall'Ue poiché avrebbero svolto un ruolo nel "minare la sovranità ucraina", insieme ai 351 membri della Duma che hanno votato a favore del riconoscimento da parte della Russia delle repubbliche autoproclamate di Luhansk e Donetsk (l'atto che ha di fatto innescato l'offensiva militare).

Sebbene la banca in sé sia stata in un primo momento "graziata" dalle sanzioni Occidentali, dopo l'attacco militare alcuni player internazionali, come la Gran Bretagna, hanno incluso anche VTB nel secondo pacchetto di sanzioni. Insomma, Kostin è considerato un bersaglio. In Italia però la situazione è ben diversa. Perché Kostin, come ricostruito da Il Riformista, è riuscito ad ottenere il titolo onorifico di Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia, concesso dal Quirinale su proposta proprio di Luigi Di Maio. La Stella gli fu conferita il 2 dicembre del 2021, poi con un Decreto del Presidente della Repubblica formalizzato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 gennaio 2022 il provvedimento è stato confermato. Praticamente ieri l'altro.

Non si può neanche dire che la storia di Kostin non parlasse chiaro già da molto tempo, quindi, non può essere considerato un equivoco. Il suo nome, infatti, è tra quelli di otto collaboratori che nel gennaio 2021 il dissidente russo Alexei Navalny fece, attraverso uno dei suoi collaboratori, Vladimir Ashurkov, per chiedere all'Occidente di fare terra bruciata intorno a Putin. C'erano personalità come Roman Abramovich, magnate dell'energia e proprietario del Chelsea, o il ministro della salute Mikhail Murashko (che avrebbe tentato di insabbiare il suo avvelenamento). Insieme a loro, esponenti del mondo delle comunicazioni, dell'editoria e della finanza, tra cui proprio Andrey Kostin.

Di Maio e le sue "amicizie pericolose".

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