In un anno 29mila scomparsi: una città

Tre su quattro sono minori stranieri. Piantedosi: "Rendere più efficiente il sistema di ricerca"

In un anno 29mila scomparsi: una città
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Quello di Kata, la bimba peruviana di 5 anni di cui si sono perse le tracce a Firenze lo scorso giugno, è solo l'ultimo caso noto di persone scomparse di una serie infinita di sparizioni, anche meno mediatiche. Un fenomeno dai numeri impressionanti, quello che emerge dai dati contenuti nella relazione annuale elaborata dall'ufficio del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, che nell'ultimo anno ha visto un incremento del 20,2 per cento, passando dalle 24.369 segnalazioni alla polizia del 2022 alle 29.315 ricevute nel corso del 2023. Quasi cinquemila in più, per lo più di minori o soggetti fragili.

Nel report vengono esaminati i dati relativi alle denunce e ai ritrovamenti registrati lo scorso anno nel nostro Paese, mettendoli a confronto con quelli del 2022, per analizzare l'andamento del fenomeno e individuare ogni possibile iniziativa volta a rendere ancora più efficaci le azioni messe in campo su questo fronte. Un problema, quello degli scomparsi, che ha profondi riflessi sulle famiglie che vivono il dramma di non avere più notizie dei propri cari e che impegna il Viminale su più fronti. «È per questo che lavoriamo tutti i giorni per potenziare e rendere sempre più efficienti i nostri strumenti di intervento», osserva il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ricordando lo sforzo costante e il contributo di prefetture, forze di polizia, vigili del fuoco, protezione civile, soccorso alpino e speleologo e volontari.

Quasi il 75% delle denunce ha riguardato la scomparsa di minori, per lo più stranieri. Un dato in crescita. Dei 21.951 casi complessivi solo 4.416 sono stati relativi a italiani. «Un aumento - osserva Save the Children - legato in parte alla crescita degli ingressi, ma c'è anche un circuito dell'accoglienza non ancora pronto e strutturato». Il report opera una disamina anche in riferimento al requisito della nazionalità: la maggior parte delle denunce (19.646) riguardano cittadini stranieri, mentre nel 2023 gli italiani svaniti nel nulla sono stati 9.669. L'incremento maggiore coinvolge per lo più gli stranieri (nel 2022 i casi erano stati 15.152). Il mistero in molti casi si risolve: nel 2023 sono state rintracciate 14.159 persone che erano scomparse lo stesso anno, oltre ad altre 1.573 di cui si erano perse le tracce in precedenza. Analizzando le statistiche si evince quanto sia fondamentale una denuncia tempestiva per aumentare le chance di rintracciare chi svanisce nel nulla: fondamentale la prima settimana per mettere in moto la macchina delle ricerche il più rapidamente possibile.

«Serve intervenire immediatamente con delle task force che purtroppo noi in Italia non

abbiamo. Servono psicologi e criminologi e che le forze dell'ordine si mobilitino immediatamente», commenta l'avvocato Giacomo Frazzitta, legale della mamma di Denise Pipitone, la bimba sparita da Mazara del Vallo nel 2004.

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