Anziana uccisa a sprangate nel suo alloggio. Avrebbe aperto la porta al suo assassino

L'ipotesi di una rapina finita nel sangue. Da tre mesi il ritorno del figlio

Anziana uccisa a sprangate nel suo alloggio. Avrebbe aperto la porta al suo assassino

Sangue a Malnate, nel Varesotto. Carmela Fabozzi, 73 anni, è stata trovata morta nel suo appartamento, al terzo piano di una palazzina in via Sanvito.

A scoprire il cadavere dell'anziana è stato il figlio, che da circa un mese era tornato a vivere con la madre, dopo la separazione dalla sua compagna. Il macabro ritrovamento sarebbe avvenuto venerdì pomeriggio e l'uomo avrebbe lanciato immediatamente l'allarme.

La mamma era vedova e per diverso tempo aveva abitato da sola. Poi il figlio era tornato a casa e due giorni fa, rientrando dopo una giornata di lavoro in Svizzera, si è trovato di fronte una scena agghiacciante. La mamma giaceva a terra ed era circondata da molto sangue.

Secondo una prima ricognizione esterna del corpo, l'anziana sarebbe stata aggredita brutalmente. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio e del caso si stanno occupando i carabinieri del Nucleo Investigativo della compagnia di Varese, i primi ad essere intervenuti nell'appartamento quando il figlio della vittima ha lanciato l'allarme.

Secondo gli investigatori Carmela sarebbe stata colpita ripetutamente con un corpo contundente, un bastone o più probabilmente una spranga. Sulla porta non ci sono segni di effrazione e questo lascerebbe pensare che la 73enne conoscesse bene il suo assassino. Sarebbe stata lei stessa ad avergli aperto la porta e il killer l'avrebbe aggredita nel salotto di casa, nello stesso punto in cui poi sarebbe stato scoperto il suo cadavere. E su di lei avrebbe infierito senza alcuna pietà.

I carabinieri hanno apposto i sigilli all'appartamento, ma dai primi accertamenti sembrerebbe che l'assassino o gli assassini non abbiano portato via nulla. Forse sono stati disturbati nel loro intento da qualcuno o da rumori provenienti dall'esterno. Nessuno, però, ha sentito l'anziana gridare. I militari stanno indagando a 360 gradi, anche se l'ipotesi di una rapina finita nel sangue sembra la pista maggiormente battuta.

In queste ore sono stati sentiti conoscenti e parenti dell'anziana, a partire dal figlio per capire se la donna avesse parlato di un appuntamento o confidato qualche timore.

Dettagli utili alle indagini potrebbero arrivare dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, che sono già in possesso dell'Arma. La procura di Varese che ha disposto l'autopsia che verrà effettuata nei prossimi giorni e potrà dare certezza dell'orario del decesso, della causa esatta e verosimilmente dell'arma usata per uccidere Carmela.

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