Letta parla, il Nazareno lo corregge: cosa succede nel Pd

Il leader della Lega Matteo Salvini, da parte sua, contesta il fatto che il provvedimento risulta essere un bavaglio contro la libertà di opinione

Il segretario del Pd Enrico Letta
Il segretario del Pd Enrico Letta

Fa ancora discutere il ddl Zan dopo la presa di posizione del Vaticano. Il segretario del Pd Enrico Letta apre al dialogo; non può essere accantonata a cuor leggero la richiesta della Chiesa, che si dice contraria alla legge. “Noi la sosteniamo – ha affermato Letta alla trasmissione di Radio Rai 1 Radio anch’ioma ovviamente siamo disponibili a parlarne. Siamo pronti a guardare i nodi giuridici ma sosteniamo l’impianto della legge che è una legge di civiltà”. Una dichiarazione non condivida da altri esponenti del partito, i quali, invece, parlano di ingerenza della Santa Sede. La linea ufficiale del Nazareno è la seguente: “Aspettiamo di vedere i testi e leggerli, ma rimaniamo convintamente a sostegno del ddl Zan”.

Sulla vicenda è intervenuta la Lega. “Letta parla – hanno fatto sapere dal Carroccio – e subito dopo fonti del Nazareno correggono le sue parole sulla legge Zan. Già una volta il Pd aveva sfiduciato clamorosamente Letta, quando era a Palazzo Chigi, e recentemente buona parte del partito l’ha smentito sulla tassa di successione come fatto anche dal presidente Draghi. Ora il Partito democratico si prepara a cacciare Letta dalla segreteria?”. A rincarare la dose ci ha pensato il leader della Lega Matteo Salvini che ha sempre contestato il fatto che il ddl Zan fosse un bavaglio contro la libertà di opinione.“Bisogna ragionare insieme su un testo che tuteli da ogni tipo di discriminazione e di violenza. Non bisogna tirare in ballo i bambini, non bisogna far passare l'idea di gender nelle scuole e uteri in affitto. Se la sinistra mette da parte le ideologie, siamo disposti a discuterne”.

Il ddl Zan contro l'omofobia non cessa di infiammare il dibattito politico, complice l’iniziativa del Vaticano che ne chiederebbe lo stop. Se Letta difende una norma "di civiltà" e non esclude possibili aggiustamenti, il Movimento 5 Stelle parla di ingerenze "inaccettabili" da parte della Chiesa. Intanto, la via del dialogo sul testo su cui si è acceso lo scontro all'interno della maggioranza, è quella che, con punti di vista opposti, continua ad essere invocata dalle forze che sostengono il governo. Il vicepresidente dei senatori dem Franco Mirabelli ha sottolineato: "Non ci siamo mai sottratti al confronto.

Il tavolo non è una novità di oggi, ma servono date certe per arrivare in aula con il provvedimento”. La proposta di Mirabelli è di riunire i presidenti dei gruppi del Senato e i capigruppo in commissione per sedersi a un tavolo. L’obiettivo è inaugurare una fase di confronto, leale e costruttivo.

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