Coronavirus

La app tedesca per il Covid è un flop costato 20 milioni

È stata pagata a caro prezzo ma è incompatibile con Android. Averla scaricata può essere stato inutile

La app tedesca per il Covid è un flop costato 20 milioni

Berlino. Doveva essere il fiore all'occhiello della strategia tedesca per il contenimento dei contagi da coronavirus. L'arma digitale sguainata dalla Germania sul finire della fase uno, la Corona-Warn-App, sarebbe invece difettosa.

Un problema tecnico, un glitch, non ha permesso l'uso della applicazione su dispostivi Android, in particolare se di marca Samsung e Huawei. È stata la Bild a dare la notizia segnalando che troppi utenti della app tedesca ignoravano l'incompatibilità del loro telefonino con la app. Con il risultato che potrebbero averla scaricata per nulla: rischiando cioè di aver contratto il virus senza ricevere la notifica. Il titolo della Bild ha mandato su tutte le furie il ministero federale della Salute. Il titolare, il cristiano democratico Jens Spahn, ha molto puntato sull'arma digitale contro il virus. Nelle settimane in cui il software veniva sviluppato, Spahn si era rivolto ai tedeschi invitandoli a scaricare la app: il suo timore era che, molti sensibili alla loro privacy, i suoi concittadini avrebbero evitato di installarla. A sorpresa, invece, la Corona-Warn è stata un successo: dalle prime ore del suo rilascio, i tedeschi l'hanno adottata in massa e al 23 luglio 2020 le installazioni erano 16 milioni e 200mila secondo quanto riferito dall'Istituto Robert Koch, l'agenzia federale per la lotta alle malattie infettive.

Spalleggiati dalla Bild, alcuni deputati liberali (di opposizione) e socialdemocratici (di maggioranza) hanno criticato Spahn per la mancanza di trasparenza, ottenendo una seccata risposta del ministero. «La app ha funzionato in ogni momento», ha sottolineato il ministero, aggiungendo che eventuali malfunzionamenti erano da imputare alle impostazioni di Android, capaci di bloccare qualunque applicazione, Corona-Warn-App inclusa. Il ministero ha usato il passato visto che «il problema è stato risolto». Viene dunque da chiedersi perché la Bild sia partita lancia in resta contro il governo. La ragione forse sta nel costo della app tedesca. Attesa per maggio, l'applicazione tedesca ha visto la luce solo il 16 giugno. A ritardare il suo lancio sono state le preoccupazioni per la tutela della privacy, che hanno spinto il governo di Angela Merkel ad affidare il progetto a due giganti del digitale: Sap e Deutsche Telekom.

Le due aziende hanno sviluppato la app dietro a un compenso da 20 milioni di euro, ai quali si aggiunge un costo da un milione di euro l'anno per la gestione di un call center dedicato. Un approccio diverso da quello scelto per esempio dal governo italiano che ha ottenuto Immuni prima e a costo zero dalla «piccola» e Bending Spoons di Milano. Fra i principali timori del governo tedesco in tema di coronavirus non ci sono tuttavia le incursioni della Bild. Per il Robert Koch Institut, il numero delle infezioni e la persistenza di alcuni focolai, specialmente quelli legati all'industria della macellazione, sono «molto preoccupanti» e dovranno essere monitorato «con grande attenzione». Parole pronunciate mentre sono stati registrati 815 nuovi casi di contagio, contro i 500 casi che in media venivano registrati nei giorni precedenti. Oltre il 60% delle nuove infezioni è concentrato nell'ovest del paese, in Nord Reno Wesfalia e Baden-Württemberg.

In queste ore i 16 ministri della Salute dei Länder tedeschi hanno anche annunciato che ai vacanzieri di ritorno in Germania da regioni considerate a rischio sarà offerto il tampone gratuitamente, se ne faranno richiesta su base volontaria.

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