Bella cosa il project financing, sulla carta. Nella pratica è diventato (anche) un sistema per dribblare gare d'appalto. Il trucco, che sfrutta un'ambiguità della vecchia Direttiva Costa-Ciampi, funziona così: la concessione, ad esempio quella per la gestione autostradale, può essere prorogata senza gara per permettere al concessionario di terminare un'opera. Al concessionario basta proporre l'opera poco prima della scadenza della concessione con il project financing, cioè con fondi in parte privati, sistema che gli consente di avere la prelazione sull'appalto. Il trucco era destinato a sparire con una frasetta inserita nel nuovo codice degli appalti grazie al voto trasversale delle commissioni Trasporti di Camera e Senato. «La frasetta c'era nel testo arrivato a Palazzo Chigi e pubblicato da Infoparlamento.it - denuncia il senatore azzurro Lucio Malan - poi in Consiglio dei ministri, sorpresa, una manina la fa sparire. Così i concessionari autostradali o di altre strutture o servizi dello Stato potranno evitare le gare».
Secondo Malan è un favore alla Ativa, gruppo Gavio, la cui concessione da 2,7 miliardi di euro l'anno su alcune tratte autostradali piemontesi scade il 31 agosto. Critico sugli effetti generali della norma Marco Ponti, docente esperto di trasporti: «Qualsiasi dispositivo che proroghi l'attuale regime, un bengodi per i concessionari, è sbagliato». GiMa- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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