"È inaccettabile che un Comune si debba sobbarcare l’incapacità di un governo di garantire risorse che sono dovute e confermate da due sentenze". Si apre così il contenzioso tra Torino, e il sindaco Chiara Appendino, e il governo Gentiloni, accusati dal capoluogo piemontese, che chiede indietro 61 milioni di euro, previsti dal Fondo perequativo Imu-Ici.
Ci sono due sentenze dalla parte del sindaco a 5 Stelle. Una del Tar e una seconda del Consiglio di Stato. E la Appendino va all'attacco: "I Comuni sono i primi enti che erogano servizi essenziali e se i soldi non arrivano vuol dire fare tagli". E chiede "che tutto il territorio si unisca" a una battaglia "per la dignità".
Sentenze che sono nel cassetto dal 2015 - ricorda La Stampa, che intervista il primo cittadino -, ma che ora sono riemerse.
E se il segnale politico non dovesse bastare, dice il sindaco "sarà possibile chiedere al Consiglio di Stato di nominare un commissario ad acta che provvederà ad eseguire la decisione del giudice. Mi auguro che non si debba arrivare a tanto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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