Appendino: "Nessun rimpianto per le Olimpiadi"

Il sindaco di Torino Chiara Appendino fa i complimenti a Milano e Cortina per l'assegnazione dei Giochi invernali del 2026, ma dice di non avere rimpianti per essere uscita di scena (inizialmente anche Torino avrebbe dovuto essere candidata in concorso con le altre due località)

Appendino: "Nessun rimpianto per le Olimpiadi"

Dopo l'assegnazioni dei Giochi invernali a Milano e Cortina ieri ci eravamo chiesti: cosa dirà ora il sindaco di Torino? Chiara Appendino oggi fa sapere come la pensa: "Non alcun rimpianto per la scelta che abbiamo fatto. Mi sono spesa tantissimo per candidare Torino con le sue valli, nell’ottica di riutilizzare i nostri impianti per un modello sostenibile. Poi c’era incertezza, e continua ad esserci dal punto di vista finanziario". Il sindaco di Torino commenta in questo modo l’assegnazione dei Giochi 2026. "Torino deve guardare avanti", ha aggiunto Appendino, dicendo che il ruolo di Torino nel 2026 non è paragonabile a quello del 2006.

Subito dopo l'annuncio dell'assegnazione il sindaco di Torino aveva fatto i complimenti ai colleghi di Milano e Cortina: "Assegnata all'Italia l'edizione 2026 delle Olimpiadi invernali. Congratulazioni a tutte le persone coinvolte e, in particolare, ai colleghi sindaci Sala e Ghedina".

Dal Movimento 5 Stelle corrono in soccorso rivendicando la conquista, da parte di Torino, delle ATP finals di tennis per cinque anni, dal 2021 al 2025 (in questo caso la Appendino si è data molto da fare).

Qualcuno si chiederà: conta di più il tennis o le Olimpiadi? La domanda non ha molto senso. Ogni manifestazione sportiva di livello internazionale è importante, per tutto ciò che può portare come ricaduta positivo su un territorio.

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