In carcere per tre mesi, dopo essere finito nel tritacarne di una epurazione anti-corruzione voluta dal regime di Riad. Ma adesso l'Arabia Saudita rilascia il principe miliardario Al-Walid bin Talal per un compenso imprecisato che si pensa sia nell'ordine di diversi miliardi. È stato «il ministero della Giustizia» a dare notizia di aver «approvato l'accordo senza però indicare la consistenza della somma sborsata da quest'ultimo. Il ministero ha però confermato che Al-Waleed resta alla guida del suo impero economico «Kingdom Holding Company» che tra l'altro, possiede, solo per citare i gioielli della corona, l'hotel Savoy di Londra, il George V di Parigi, e anche Twitter.
Nelle settimane scorse il Financial Times aveva scritto che ad Al-Waleed erano stati chiesti 6 miliardi di dollari, un terzo della sua fortuna per riottenere la libertà. Il principe miliardario, 62 anni, era fra i circa 350 sospettati arrestati nel regno dal 4 novembre. Tra loro uomini d'affari e ministri, che sono stati trattenuti nel lussuoso hotel Ritz-Carlton di Ryad. La purga è cominciata dopo l'istituzione di una commissione anti-corruzione presieduta dal principe ereditario Mohammed ben Salman, nuovo uomo forte del Paese. Diverse personalità arrestate erano già state liberate prima del principe Al-Walid e le autorità avevano riferito che la maggior parte aveva accettato un accordo finanziario in cambio del rilascio. Il principe Metab ben Abdallah, figlio del defunto re Abdallah, è stato liberato dopo avere pagato oltre un miliardo di dollari nell'ambito di un accordo con le autorità, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg News. Il principe, che si ritiene abbia fra i patrimoni più consistenti al mondo, è il nipote di due figure storiche del mondo arabo: il re Abdelaziz al-Saoud, fondatore dell'Arabia Saudita, e Riad al-Solh, primo capo di governo della storia del Libano. Chiuso al pubblico dalla purga di novembre, il Ritz-Carlton dovrebbe riaprire prossimamente le porte. Sul suo sito offre camere disponibili a partire dal 14 febbraio.
Nei giorni scorsi sono state liberate 23 persone, rilasciate dalle autorità saudite tra le centinaia di principi, ministri, ex ministri, alti funzionari militari e uomini d'affari arrestati a novembre con l'accusa di corruzione
e detenuti nell'hotel a cinque stelle Ritz-Carlton a Riad. Tornato in libertà anche il fondatore della Mbc, Walid al Ibrahim, fratello della moglie dell'ex re saudita Fahd bin Abdul Aziz, rientrato a casa dalla famiglia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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