Armi all'Ucraina. Crosetto a Salvini. "Stop per i corrotti? Sono solo due casi"

Il ministro della Difesa sui dubbi della Lega: "Il sostegno continuerà sempre"

Armi all'Ucraina. Crosetto a Salvini. "Stop per i corrotti? Sono solo due casi"
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Il sostegno dell'Italia all'Ucraina aggredita dalla Russia "continuerà sempre" e aumenterà, non scalfito dallo scandalo corruzione esploso a Kiev. Se l'ex repubblica sovietica venisse abbandonata alla "volontà di espansione" del presidente russo, Vladimir Putin, sarebbe "assurdo, soltanto il primo tassello di un percorso molto pericoloso" per tutta l'Europa. È la linea di ferro dettata dal ministro della Difesa Guido Crosetto da Berlino, dove ieri ha incontrato i colleghi dell'E5 e l'Alto rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Kaja Kallas.

Formato da Germania, Francia, Italia, Regno Unito e Polonia, l'E5 si è riunito per discutere di difesa e sicurezza europea, impatto della guerra ibrida e reazione unita a questa minaccia, situazione in Ucraina. Al termine dei colloqui, Crosetto ha commentato le dichiarazioni di Matteo Salvini, vicepresidente del consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, secondo cui vi è il rischio che "i soldi dei lavoratori, dei pensionati italiani" versati negli aiuti per l'Ucraina alimentino "ulteriore corruzione" nel governo di Kiev. Per il segretario della Lega, "pensare che mandare armi in Ucraina significa che l'Ucraina possa riconquistare i terreni perduti è ingenuo quanto meno". Decisa la replica di Crosetto: "Capisco le preoccupazioni di Salvini, ma non giudico un Paese per due corrotti, così come americani e inglesi sbarcati in Sicilia non giudicarono l'Italia per la mafia, ma vennero per aiutare gli altri italiani, quelli onesti". In Ucraina, l'Italia fa "lo stesso", cercando di "aiutare quei poveri civili che subiscono il 93 per cento degli attacchi russi". Sulla stessa linea il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio, che ha annunciato ulteriori forniture militari per l'Ucraina Intanto, per Crosetto, l'augurio è che i "delinquenti ucraini vengano messi in galera. Assieme ai russi, possibilmente". Inoltre, secondo il ministro della Difesa, l'Ucraina ha "gli anticorpi" per combattere la corruzione, come dimostra l'arresto dei sospettati.

Durante la riunione dell'E5, il tema è stato affrontato in videoconferenza col ministro della Difesa ucraino Denys myhal', con cui si è concordato sulla necessità di contrastare la corruzione perché, come sottolineato da Crosetto, "poteva essere usata dalla controinformazione russa per dare una lettura sbagliata" che avrebbe avuto "sicuramente effetto nelle piazze occidentali". Disinformazione e altre forme di guerra ibrida, provenienti dalla Russia come da altri attori, sono state al centro dell'incontro dell'E5. Per la reazione comune contro tali minacce, l'Italia ha messo a disposizione il Centro contro la guerra ibrida. In un "nuovo terreno" di conflitto dove, come evidenziato da Crosetto, "gli attori ostili non sono solo uno, ma sono diversi", il pericolo è crescente ed è necessario prepararsi. Per il ministro della Difesa, una delle minacce rilevanti è la disinformazione "non soltanto in Italia, ma soprattutto in Africa dove stanno costruendo un racconto anti-occidentale che rischiamo di pagare se non interveniamo".

Per Crosetto, combattere la disinformazione significa anche smontare la narrazione della Russia, dei suoi propagandisti e agenti di influenza secondo cui la guerra in Ucraina nasce da "motivazioni ideali". Nel conflitto, "non vi è nulla di militare, non si tratta delle regioni russofone.

La guerra russa è contro i civili ucraini", frutto della "volontà di espansione" di Putin. Il sostegno all'Ucraina, ha infine rimarcato Crosetto, significa che "difendiamo scuole, ospedali, cittadini". Un messaggio forte e chiaro agli utili ripetitori del Cremlino.

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