Arriva l'aiutino ai bersaniani: graziati sulla raccolta delle firme

Norma ad hoc per Mdp mentre i collegi uninominali saranno 109. Salgono a 5 le pluricandidature. M5s: non ci fidiamo di Minniti

Arriva l'aiutino ai bersaniani: graziati sulla raccolta delle firme

Roma - Da un lato c'è la direzione del Pd, da dove arriva un segnale forte di distensione nei confronti dei «fuoriusciti», dall'altro c'è un irrigidimento in Commissione affari costituzionali, dove il relatore di maggioranza Emanuele Fiano smorza gli entusiasmi di Area Popolare in favore di un emendamento che stabilisca la soglia del 3% non su base nazionale ma regionale. Niente da fare. Per oggi è atteso il voto definitivo che dovrebbe predisporre il testo della legge al parere dell'assemblea di Montecitorio. Con un elemento in più che è emerso dalla Direzione del Pd dove Renzi ha annunciato la sua disponibilità per voto di coalizione. Condizione oggi vista come necessaria per affrontare al meglio il rischio populista. Il ministro Andrea Orlando (della minoranza piddina) ha già lodato il segretario per questa apertura. D'altronde è passato in commissione l'emendamento «pro Mdp», la variazione cioè dell'articolo sulla raccolta firme che nella nuova formulazione esenta il gruppo di D'Alema dal raccogliere le firme. L'apertura al concetto di coalizione innervosisce invece oltremisura i grillini. Danilo Toninelli, membro pentastellato della prima Commissione, si dice nauseato da questa nuova versione del Rosatellum che lo farebbe «vomitare». Lui si riferisce in particolar modo all'articolo della legge che delega il Viminale a disegnare i collegi. Attimi di tensione in commissione quando i grillini hanno messo in dubbio l'imparzialità di Minniti: non ci fidiamo. Dura la replica di Fiano: «Respingo al mittente l'accusa che il Pd si stia disegnando i collegi a sua misura e metto sull'avviso di non avanzare ipotesi di reato o calunniose». Ma Toninelli replica puntuto: «Disegnando i territori in una certa maniera cambia l'effetto delle elezioni. Ma come si può accettare un cosa del genere?» E intanto, sempre a proposito della futura norma elettorale, sono stati portati a 109 i collegi uninominali per il Senato.

I candidati in collegi uninominali, poi, potranno presentarsi in un massimo di 5 collegi plurinominali. È stato pure votato un emendamento che propone un sistema anti-frode: introduce cioè un tagliando rimovibile con numero progressivo per evitare lo scambio con schede precompilate.

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