Non si capisce se la rivelazione, fatta attraverso un post su Facebook, sia uno sgambetto a Alfonso Bonafede oppure un errore d'ingenuità. Fatto sta che Nicola La Grutta, candidato a sindaco per il M5s alle prossime amministrative a Mazara del Vallo, provincia di Trapani, ha squarciato il velo su un altro amico promosso come collaboratore in un ministero a guida pentastellata. La Grutta, tentando di smentire alcuni retroscena sui sommovimenti politici in vista delle comunali nella città di Bonafede, il 29 dicembre ha scritto: «L'avvocato Pietro Gancitano non è "oggetto" di nessuna macchinazione o strategia elettorale, poiché è risaputo che è stato scelto per le sue indiscutibili doti professionali e umane conosciute dallo stesso Alfonso Bonafede, suo collega nonché amico di una vita (all'università studiavano e abitavano a Firenze nella stessa casa)».
Gancitano, amico strettissimo di Bonafede così come confermano delle fonti nella cittadina siciliana, è stato assunto al ministero della Giustizia nel gruppo dei consulenti e collaboratori. Un incarico conferito «su mandato del ministro» il 7 novembre del 2018. «Consigliere per le libere professioni del Ministro» con uno stipendio di 51mila euro all'anno. Ma la goffa smentita di La Grutta nasce da un intreccio famigliare in cui è coinvolto Gancitano, raccontato anche dal sito di informazione locale Tp24.it. L'avvocato coinquilino di Bonafede è il genero di Angela Cristaldi, sorella del sindaco uscente di Mazara Nicola Cristaldi, esponente di Fratelli d'Italia eletto nel 2014 con l'appoggio di tre liste civiche. Dunque un nipote acquisito di quell'ex sindaco che a maggio appoggerà il candidato Pino Bianco, avversario di Cristaldi in quota centrosinistra alle precedenti amministrative. Ma per il candidato grillino, Gancitano non è il tramite tra Bonafede e Cristaldi. Anzi, è stato scelto come super consulente del ministero anche perché i due abitavano insieme durante il periodo universitario. Questo è il succo della precisazione di La Grutta. I punti in comune tra Bonafede il suo collaboratore sono tanti. Gancitano è nato nel '77, il guardasigilli nel '76. Entrambi sono avvocati e hanno studiato all'università di Firenze, dove era professore ordinario di diritto privato il premier Giuseppe Conte. Con il docente di origini foggiane Bonafede è stato «Cultore della materia» a partire dal 2003. E nel 2002 si sono laureati nel capoluogo toscano sia Bonafede sia Gancitano. Poi le strade si sono divise. Il consulente si è trasferito a Torino, dove ha collaborato come praticante in alcuni studi legali. Il futuro ministro è rimasto a Firenze, cominciando nel 2006 la militanza nel M5s.
Ma il rapporto non si è mai interrotto. Come testimonia un post su Facebook pubblicato da Bonafede (Alfonso Bon) il giorno di Natale del 2012.
«Un augurio speciale - scriveva l'attuale Guardasigilli - al mio grandissimo amico Pietro Gancitano che trascorre il primo Natale da papà». Dopo sei anni, i due amici si sarebbero ritrovati al ministero della Giustizia.
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