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Arrivati altri 600 a Lampedusa. Allarme dei militari: pericolo epidemie

In due giorni sono sbarcati in 2.400. Fi: l'isola è al collasso. La Lega contro il sindaco: deve dimettersi. Lo sfogo di un finanziere: il nostro lavoro non ha senso e in più possiamo contagiarci

Arrivati altri 600 a Lampedusa. Allarme dei militari: pericolo epidemie

La situazione è drammatica. Oltre 2.400 persone sbarcate in due giorni a Lampedusa, un record per l'isola, oltre 500 solo ieri.

Lo scoglio abbandonato torna a far parlare di sé, ma non per il turismo che porterebbe guadagni e nuove opportunità.

Le forze dell'ordine sono al lavoro senza sosta, con gli uomini in divisa che non dormono da ore, perché la regola d'ingaggio è quella di recuperare al largo dell'isola i barconi carichi di migranti e accompagnarli al porto. Al molo Favaloro da ieri mattina ci sono 500 immigrati, tra cui diversi bambini, anche piccoli, lasciati lì come sacchi. Sono stati rifocillati con crackers, biscotti, acqua, ma dovranno rimanere ancora a lungo dove si trovano perché l'hotspot di Contrada Imbriacola è così pieno da non poter ospitare più nessuno.

«Forse il sindaco Totò Martello - spiega il coordinatore delle Lega Attilio Lucia - si starà sfregando le mani perché con l'accoglienza anche il Comune guadagna. Ma non si vergogna? Sta mettendo a rischio la salute dei suoi cittadini in cambio di un'invasione. Stessa cosa l'eurodeputato del Pd Pietro Bartolo, che come Martello nega il problema. E nega anche i disagi sanitari dell'isola, dove non abbiamo neanche un ospedale. Eppure lui ha lavorato tanto all'ambulatorio locale. Martello si dimetta e con lui il ministro Lamorgese, che nell'immobilismo più totale ci lascia abbandonati». E prosegue: «Questa non è accoglienza, ma un traffico di carne umana sponsorizzato da gente che così facendo fa solo un favore ai criminali. E poi c'è il rischio di contagi». In effetti a Lampedusa solo il 50 per cento della popolazione è già vaccinata. «Ma il sindaco lo è - spiega il coordinatore di Forza Italia Rosario Costanza - e con lui anche il fratello, che nonostante la giovane età ha preso la sua dose prima di molti anziani. E poi Martello non vuol parlarci della figlia assunta sotto il suo mandato all'ufficio tecnico con incarichi importanti? Lui fa queste cose, mentre qui ci invadono! Siamo al collasso ed è il momento di dire basta».

Un militare della Guardia di Finanza racconta: «Questi migranti vengono per lo più da Tunisia, Eritrea, Marocco, Egitto. Ci dicono che passano per la Libia e da lì si imbarcano. Tra loro ci sono poche donne e bambini. Molti di loro sono malati. Abbiamo paura di ammalarci? Sì. Siamo stanchi. Eseguiamo perché è il nostro lavoro, ma vedere la gente trattata così, buttata sul molo, ci fa capire che tutto questo non ha senso. Perché i soldi dell'accoglienza non li usano per aiutarli nei loro Paesi di provenienza?». In un tweet Safa Msehli, portavoce dell'Oim (l'Organizzazione internazionale per le migrazioni), riferisce che «almeno cinque persone, tra cui un bambino, sono annegate quando la loro barca si è capovolta, mentre i sopravvissuti sono stati portati a riva dai pescatori». L'Oim chiarisce anche che in totale solo domenica «più di 700 migranti sono stati intercettati al largo della Libia dalla Guardia costiera» e riportati indietro.

I respingimenti sono stati oltre 700, ma non basta, visti gli arrivi consistenti di clandestini.

Peraltro, da inizio anno sono sbarcati sulle coste italiane 12.894 migranti, un numero veramente alto e in crescita. Nei prossimi due giorni, visto che al Sud il tempo ancora reggerà, è previsto l'arrivo di altri immigrati, molti dei quali andranno a finire su una delle navi quarantena ormeggiate di fronte all'isola. Molti anche i tunisini partiti con barchini autonomi. Gente che appena arriva in porto saluta e sorride. Alcuni si fanno il selfie per mandarlo ai parenti in Africa. Sono tutti senza mascherina, sperano in una vita migliore.

Da chiedersi se l'avranno mai.

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