Continua la battaglia legale sul trattamento economico stabilito per l'ex moglie di Silvio Berlusconi, Veronica Lario (nella foto). Il leader di Forza Italia, che sulle cifre «abnormi» dovute all'ex first lady sia nel periodo della separazione sia dopo il divorzio aveva promosso due ricorsi, attende a novembre la prima udienza in Cassazione. Si tratta in questo caso dell'impugnativa al provvedimento con cui la Corte D'Appello di Milano nel 2014 aveva ridotto l'importo relativo al periodo di separazione portandolo da tre a due milioni al mese. Comunque troppo elevato, per Berlusconi. Che aveva avanzato un secondo ricorso anche sulla decisione presa nel 2015 dal tribunale di Monza di riconoscere a Veronica Lario in sede di divorzio un assegno mensile «ridimensionato» a 1,4 milioni di euro. Soldi calcolati dal giudice sulla base del tenore di vita condotto dalla Lario, e che l'ex marito le sta versando dal giorno del divorzio.
Anche questa seconda causa, con cui Berlusconi chiede di porre un tetto quantitativo o temporale all'importo dovuto, dovrebbe essere trattata entro la fine dell'anno dalla sezione famiglia della Corte d'Appello milanese.
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