
La Cassazione mostra l'ennesimo cartellino giallo a Parlamento e Quirinale, agita lo spettro dell'incostituzionalità del decreto Sicurezza e riaccende lo scontro sulla giustizia, con l'opposizione che si gode l'ennesimo soccorso rosso della magistratura. Basta un pugno di righe spuntate nel Massimario, un documento privo di alcun effetto giuridico, a far passare il messaggio che il provvedimento del governo su blocchi stradali, cannabis, carceri e 007 sia già carta straccia, con il Guardasigilli Carlo Nordio "incredulo" che ha chiesto di acquisire la relazione e la maggioranza che parla di "invasione di campo".
Sarà eventualmente la Consulta, se chiamata in causa, a chiarire se le "criticità nel metodo e nel merito" e i dubbi di costituzionalità del provvedimento controfirmato dal capo dello Stato troveranno fondamento. Le perplessità della Suprema corte, secondo cui non avrebbe nemmeno "i presupposti giustificativi del provvedimento d'urgenza", sono quelle già avanzate da giuristi e opposizione.
Lotta al terrorismo: due nuovi reati (detenzione di istruzioni per atti di terrorismo e divulgazione di istruzioni sulla preparazione e l'uso di sostanze esplosive o tossiche) potrebbero essere incostituzionali perché è come se si punisse in anticipo un'intenzione, con buona pace di chi considera decisivi certi "reati spia" come l'abuso d'ufficio. Ma tant'è.
Forze dell'ordine: l'aggravante speciale di "violenza o minaccia e di resistenza a pubblico ufficiale" sarebbe secondo la Cassazione una "irragionevole repressione del dissenso", mentre l'aggravante per le opere pubbliche sarebbe "ideologica" perché slegata da "maggiore o minore gravità".
Ordine pubblico e carceri: l'aggravante speciale per l'istigazione a disobbedire alle legge valorizzerebbe "un delitto di opinione" e "la libertà di manifestazione del pensiero" in nome di un "vago riferimento all'ordine pubblico", specie nel reato di "rivolta carceraria", anche passiva e non violenta, secondo il Massimario "tra le più controverse" perché punirebbe "la mera disobbedienza", financo "il rifiuto del cibo o dell'ora d'aria".
Blocco stradale: il reato, punibile da sei mesi a due anni, sarebbe "in contrasto con libertà di pensiero, espressione del dissenso e del disagio sociale come lo sciopero".
Canapa: vietare la coltivazione della canapa agroindustriale approvata nel 2016 "in assenza della dimostrazione scientifica di effetti psicotropi o nocivi" della cannabis sarebbe incostituzionale perché "limiterebbe la libera iniziativa economica" prevista dall'articolo 41 della Costituzione.
Servizi segreti: la possibilità degli 007 di compiere reati "per finalità istituzionali come il terrorismo, su autorizzazione del presidente del Consiglio dei ministri" sarebbe incostituzionale rispetto all'articolo 18 della Carta e "sproporzionata se non disfunzionale rispetto alle esigenze da perseguire".
Madri incinta in galera: la custodia attenuata per detenute madri sostanzialmente obbligatoria sarebbe una "patente violazione dei principi costituzionali di tutela della maternità e dell'infanzia e di umanità della pena" (articoli 27 comma terzo e 31, comma secondo della Costituzione).
"La Cassazione boccia punto per punto lo sciagurato decreto Sicurezza", sibila la Pd Laura Boldrini. Secondo Angelo Bonelli di Avs "questa legge colpisce la marginalità, la povertà e la libertà di dissenso", sulla stessa falsariga Riccardo Magi (+Europa) che la definisce "una ridicola bandiera ideologica proibizionista", mentre il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli (Fdi) ironizza sul "Massimario della confusione" e i grillini parlando di "bocciatura senza appello".
Matteo Salvini fa spallucce ("Andiamo avanti serenamente"), la sintesi spetta al capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri: "Questa invasione di campo è l'ennesima provocazione, una motivazione in più per la riforma contro l'uso politico della giustizia da parte delle toghe".