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Atlantia accusa il governo di aver violato le norme europee. E scrive all'Ue

Secondo un’anticipazione del Financial Times, la società ha inviato una lettera al vice presidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis. Il gruppo ha chiesto a Bruxelles di intervenire in modo deciso con le autorità italiane

Atlantia accusa il governo di aver violato le norme europee. E scrive all'Ue

Atlantia accusa il governo italiano di aver violato le norme europee sui contratti e l'economia di libero mercato. Secondo un’anticipazione del Financial Times, la società ha scritto una lettera al vice presidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis. Nella missiva, i vertici del concessionario lamentano che le norme del decreto Milleproroghe hanno permesso all’esecutivo di "ridurre drammaticamente" la compensazione riconosciuta al gruppo nel caso di revoca anticipata al contratto di Autostrade per l’Italia.

La lettera

Come rivela il quotidiano britannico, il gruppo italiano ha esortato Bruxelles a intervenire nella disputa riguardante il crollo del ponte di Genova nel 2018. Inoltre, il presidente Fabio Cerchiai e l'amministratore delegato Carlo Bertazzo hanno ribadito la loro contrarietà al cambiamento del meccanismo per stabilire i pedaggi autostradali.

"Senza la nuova legge - riporta il giornale economico - il governo avrebbe dovuto pagare 23 miliardi di euro l'indennizzo per la risoluzione della concessione di Autostrade prima del 2038". I manager di Atlantia si sono lamentati anche che l’esecutivo avrebbe imposto alla società di vendere la sua quota di maggioranza in Autostrade a Cassa Depositi e Prestiti a un valore ridotto, “creando un danno significativo a migliaia di investitori italiani e stranieri”.

Proprio per questo, il gruppo ha chiesto a Bruxelles di intervenire in modo deciso con le autorità italiane “per far fronte alla violazione delle regole europee”. Nella lettera, Atlantia ritiene che le azioni del governo, compresa la nuova legge approvata per decreto, “viola i principi della legislazione europea, inclusi quelli che riguardano il rispetto dei contratti e l'economia di libero mercato".

Le parole di Conte

La decisione della società di chiedere l'intervento di Bruxelles arriva dopo che questa settimana il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato che il futuro delle concessioni di Autostrade "si trascina da troppo tempo e l'incertezza deve finire". In un'intervista a Fanpage, il premier ha confermato che l’esecutivo considera chiare le inadempienze del concessionario.

Conte ha inoltre dichiarato che il governo non accetterà l'offerta di Atlantia per 3 miliardi di euro, che include sconti sui pedaggi stradali e ulteriori investimenti infrastrutturali, come modo per risolvere la controversia. "La proposta transattiva di Autostrade per l'Italia non è accettabile da parte del governo - ha sottolineato il presidente del Consiglio - a questo punto il dossier va chiuso".

Prosegue quindi il braccio di ferro tra Atlantia e governo. A maggio la società dei Benetton ha deciso di congelare il piano di investimenti straordinari sulle autostrade di circa 14 miliardi, limitandosi solo alla manutenzione ordinaria e alle opere per la messa in sicurezza della rete. Durante l'emergenza coronavirus, il traffico sulla rete ha infatti subìto un crollo vertiginoso, generando una perdita di ricavi stimata in oltre un miliardo di euro per il solo 2020.

Secondo la società, diventa impossibile rispondere ai propri creditori e alle proprie controparti commerciali, oltre che a più di 40mila azionisti nazionali e internazionali.

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