Auto, il centrodestra ferma la follia green

Sinistra sconfitta sulla concessione di un periodo di tolleranza. Ora battaglia sulle "case verdi"

Auto, il centrodestra ferma la follia green
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A Bruxelles si è giocata ieri una doppia cruciale partita sui temi green con l'approvazione in commissione Ambiente della proposta di normativa sui veicoli Euro7 e con la discussione del «trilogo» (il negoziato tra Parlamento, Consiglio e Commissione Ue) per la direttiva sulla casa green.

Il via libera alla normativa sull'Euro7 rappresenta un'importante vittoria politica per il centrodestra europeo con una maggioranza di 52 voti composta dagli eurodeputati dei gruppi Conservatori e riformisti europei, Partito popolare europeo, Identità e democrazia e Renew Europe. Sconfitti invece Socialisti e democratici, Verdi e Sinistra con 32 voti.

Il risultato del voto arriva grazie a una proposta del gruppo Ecr come spiegano il co-presidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo, Nicola Procaccini e l'eurodeputato di Fdi Pietro Fiocchi. «Rispetto alla proposta della Commissione l'obiettivo proposto dal relatore del gruppo Ecr è quello di concedere ai produttori di auto e furgoni un periodo di tolleranza di almeno due anni dopo la definizione di tutta la legislazione secondaria, prima di essere obbligati a conformarsi ai nuovi standard di emissioni», hanno dichiarato.

Anche gli europarlamentari della Lega Silvia Sardone (coordinatrice Id in commissione Ambiente), Matteo Adinolfi, Alessandra Basso, Maria Veronica Rossi hanno espresso soddisfazione per il voto. «Con l'approvazione di un compromesso sostenuto da tutto il centrodestra, ha prevalso il buonsenso». Per il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, «è un grande e positivo segnale all'impresa e al lavoro, la conferma che siamo sulla strada giusta, quella dell'equità e della responsabilità».

Nello stesso giorno in cui andava in scena la sconfitta delle sinistre rosse e verdi, in Ue è iniziato il cruciale negoziato del trilogo per la direttiva sulla casa green che rischia di rivelarsi una batosta per l'Italia. Si tratta di un'accelerazione con il chiaro intento di provare ad approvare la direttiva prima della fine della legislatura europea evitando che si formi una nuova maggioranza. Sul tema si è espresso anche il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto in commissione Ambiente alla Camera sostenendo che «gli obiettivi temporali, specie per gli edifici residenziali esistenti, per come delineati ad oggi, non sono raggiungibili per il nostro Paese».

Pichetto ha poi spiegato che il governo «nell'ambito dei triloghi stia rimarcando la peculiarità del contesto italiano». Un successo del centrodestra europeo anche sulla direttiva sulla casa significherebbe infliggere un altro duro colpo al Green Deal europeo.

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