Un'auto a tutta velocità contro la folla assiepata in strada all'alba per assistere ad una manifestazione popolare legata al carnevale in Belgio, a Strépy-Bracquegnies, nel villaggio La Louvière in Vallonia. Sette le persone uccise, dieci quelle ferite gravemente, ventisette in modo più leggero. Molte delle quali hanno origini italiane. Dopo la tragedia sono state arrestate le due persone a bordo del veicolo, Paolo F. e Nino N., 34 e 32 anni, giovani del posto finora sconosciuti alla giustizia, anche loro di origini italiane, della provincia di Agrigento. I due sono cugini, al conducente sarebbero stati fatti i test tossicologici. La macchina è stata ritrovata diverse centinaia di metri più avanti rispetto al luogo dell'incidente.
Difficile non pensare all'ipotesi dell'atto volontario, anche se il sostituto procuratore di Roi de Mons, Damien Vermeyen ha detto che l'ipotesi terroristica «non è privilegiata». Fino a ieri sera gli inquirenti non si erano sbilanciati su alcuna pista, lasciando aperte tutte le strade anche dopo l'interrogatorio dei due uomini, poi sottoposti a misura cautelare. Al momento non è esclusa la possibilità che possa essersi trattato di un incidente stradale e si attende l'esito dell'istruttoria per chiarire le cause della tragedia. Il sindaco di La Louvière, Jacques Gobert, ha spiegato che sul posto al momento dello schianto c'erano tra le 150 e le 200 persone, una settantina delle quali sono state coinvolte in maniera più o meno grave. «Una catastrofe», per il primo cittadino. «Tutto ciò che si sa è che un'automobile è precipitata a tutta velocità nella folla. Si è trattato di un atto deliberato o no? L'inchiesta lo dirà», ha detto Gobert. La Farnesina è in contatto con il consolato e le autorità belghe e sta seguendo la vicenda.
È accaduto all'alba, pochi minuti dopo le 5 di ieri, perché i personaggi tipici di questa tradizionale festa di Carnevale con la quale in Vallonia si celebra la fine dell'inverno, tra cui i Gilles di Binche riconosciuti patrimonio dell'Unesco, cominciano ad apparire in strada proprio dalle 4 del mattino per poi continuare a ballare al ritmo delle canzoni popolari fino a tardi. Quest'anno poi c'era molta attesa per il primo Carnevale post-Covid, una festa sentita in questa zona del Belgio, che prosegue anche nelle settimane successive al Carnevale vero e proprio. Le persone colpite dall'auto era impegnate in una fase dei festeggiamenti che si chiama ramassage des Gilles, la raccolta delle maschere di porta in porta. Improvvisamente, quando era ancora buio, la macchina è piombata alle spalle dei partecipanti, coinvolgendo una settantina di persone. Dopo lo schianto il conducente «ha proseguito per la sua strada, ma lo abbiamo intercettato», ha spiegato poi il sindaco, che ha fatto scattare il piano di emergenza comunale, mettendo a disposizione delle famiglie delle persone coinvolte nell'incidente il palazzetto dello sport e attivando il servizio di assistenza alle vittime. In un primo momento si era diffusa la notizia che fosse morto anche un bambino, poi è stata esclusa la presenza di minori tra le persone decedute. I media locali hanno parlato della possibilità che l'auto fosse inseguita dalla polizia, un'ipotesi che però non ha trovato conferme ufficiali. Drammatiche le testimonianze raccolte dalla Tv belga: «Stavo camminando, mi sono girato e ho visto un'auto schiantarsi sulla folla. È arrivata molto velocemente e non ha frenato, continuando la sua corsa e travolgendo un personaggio in maschera 100 metri più avanti.
Sono corso dietro alla macchina, ma è andata avanti senza fermarsi e non sono riuscito a raggiungerla», ha raccontato un uomo. Ieri pomeriggio il premier belga Alexander De Croo e il re Filippo del Belgio sono stati sul luogo della strage.
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