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Autostrade liguri in tilt Il diktat di Toti ad Aspi: un piano entro 3 giorni

Sfida anche al governo: «La misura è colma» Follia: a Rapallo è festa ma chiude lo svincolo

Autostrade liguri in tilt Il diktat di Toti ad Aspi: un piano entro 3 giorni

Un' ordinanza per risvegliarsi dall'incubo. Un'ordinanza minacciosa per lavare l'onta di una domenica da dimenticare. Perché tale è stata l'ultima domenica di giugno per liguri e vacanzieri in transito sulle rete stradale e autostradale della Regione. Tra chiusure notturne e cantieri aperti, gli automobilisti sono rimasti intrappolati per ore. Anche solo per compiere un centinaio di chilometri in molti hanno impiegato più di sei ore, stando alle testimonianze raccolte.

«La misura è colma» ha commentato il governatore Giovanni Toti mentre firmava un'ordinanza per chiedere a Società Autostrade e al ministero delle Infrastrutture di predisporre «immediatamente e comunque non oltre tre giorni» un nuovo piano di manutenzione della rete autostradale in concessione ad Aspi». Un piano ha spiegato il governatore che oltre alle «primarie esigenze di sicurezza strutturale» garantisca anche il fondamentale diritto alla mobilità e quindi il «godimento di altri diritti di rilievo costituzionale, come, tra l'altro, la libertà di iniziativa economica».

Diritti questi che nelle ultime 48 ore sicuramente sono stati abbondantemente calpestati. Basti pensare alle code notturne in autostrada e sull'Aurelia per effetto delle chiusure dalle 22 alle 6 di alcuni tratti oggetto di ispezione. Situazioni drammatiche si sono registrate in A10 dove si sono sfiorate le sei ore per percorrere il tratto Pietra Ligure-Recco, mentre per coprire il tratto tra Savona e Genova sono state necessarie più di due ore. E caos pure sul tratto della A12 tra Nervi e Recco, coperto da un lungo serpentone di auto.

Toti rammenta che la Regione ha fatto il possibile di quanto era nelle sue prerogative. «Come chiedere con insistenza ad Autostrade di sfruttare il lockdown per i lavori più urgenti». E di non attendere appunto l'inizio del periodo vacanziero con strade che, solitamente già molto frequentate, sarebbero state letteralmente prese d'assalto.

Toti se la prende anche col governo, nel corso della conferenza stampa indetta proprio per parlare del disastro autostradale. «Se qualcuno dovesse impugnare l'ordinanza - conclude il governatore - dovrà assumersi la responsabilità di dire che i cittadini della Liguria non hanno diritto alla mobilità, alla sicurezza, alla salute e alla libertà d'impresa. Se le concessioni autostradali sono gestite dal ministero delle Infrastrutture in modo slegato dalla Costituzione, ne prenderemo atto». Che tradotto vuol dire: affidare tempestivamente all'ufficio legislativo della Regione il compito di predisporre fin da subito un disegno di legge con lo stesso contenuto dell'ordinanza, proprio in caso questa venga impugnata.

«La situazione delle autostrade in Liguria - commenta Giorgio Mulè, portavoce del parlamentari azzurri - è figlia di uno scempio che si trascina da troppo tempo. I disagi di oggi sono figli di uno stato preistorico delle infrastrutture della zona». «Fa rabbia - nota l'azzurro - che opere come la Gronda di Genova già dotate di progetto e finanziate, siano ancora ferme per l'ottusità dei grillini al governo». Stesso discorso, ricorda Mulè, per il raddoppio ferroviario Finale-Andora che «darebbe respiro alla viabilità».

E in un simile contesto stona anche la notizia della chiusura dello svincolo autostradale di Rapallo che rimarrà chiuso per 48 ore (1 e 2 luglio) in occasione della festa patronale. «Una follia - spiegano altri due deputati azzurri, Roberto Bagnasco e Roberto Cassinelli -.

Autostrade sta giocando sporco sulla pelle dei cittadini con la complicità del governo».

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