Autostrade, stop rincari. Salvini vuole tempi certi

Lettera del ministero al concessionario pubblico. "O si accelera sui cantieri o si ridiscuterà tutto"

Autostrade, stop rincari. Salvini vuole tempi certi
00:00 00:00

Un nuovo piano economico-finanziario in tempi rapidi, che recepisca le condizioni già indicate più volte dal ministero e, soprattutto, che limiti gli incrementi tariffari. È quanto chiede il Mit ad Autostrade per l'Italia, con una lettera inviata oggi alla società concessionaria dopo giorni di tensione tra Matteo Salvini e i vertici di Aspi. Il documento richiama l'"obbligo cogente" per la concessionaria di "attuare tutte le azioni e i lavori necessari a garantire la sicurezza dell'infrastruttura autostradale affidata e degli utenti che ne usufruiscono".

La richiesta è arrivata all'indomani delle nuove esternazioni del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che non ha nascosto la sua irritazione per i ritardi e le inadempienze riscontrate nella rete autostradale. "O partono tutti i cantieri previsti, senza eccessivi aumenti tariffari, oppure si ridiscute tutto. Sono disponibile a ridiscutere tutto, dal punto di partenza", ha detto Salvini a margine dell'audizione in commissione Ambiente della Camera. Parole nette, che sono risuonate come un ultimatum. "Che ci siano code perenni e manutenzioni che vanno a rilento con dividendi da centinaia di milioni di euro e profitti dell'8% annuo è una cosa per me inaccettabile. Non solo a Genova, ma penso all'Adriatica, all'A1 e ad altri tratti".

Il Mit, nella missiva indirizzata alla società, ha chiesto che il nuovo piano includa l'elenco aggiornato delle opere in corso e di quelle programmate, con particolare attenzione agli interventi per la sicurezza. "Il piano - si legge nel testo - deve soddisfare le esigenze di contenimento dei pedaggi, garantire tempi celeri di realizzazione e abbattere i rendimenti per il concessionario, nel rispetto delle norme di regolamentazione". L'obiettivo, spiegano dal ministero, è arrivare a un documento condiviso che tenga insieme equilibrio economico e tutela dell'interesse pubblico, dopo mesi di polemiche e rallentamenti. Anche perché, mentre da Roma si chiede accelerazione, diverse tratte del Paese continuano a registrare disagi. A partire dalla Liguria, dove i cantieri ancora aperti e i viadotti da manutenere continuano a rappresentare una ferita aperta.

A Genova, ricordano fonti del Mit, è ancora in discussione la destinazione dei ristori previsti dopo il crollo del ponte Morandi: senza i 40 milioni promessi da Aspi, nel 2026 oltre seicento infrastrutture cittadine - tra viadotti, sopraelevate e strade urbane - rischierebbero chiusure o restrizioni. Da qui la spinta del ministero per ottenere risposte rapide e verificabili.

Dietro la tensione, però, c'è anche un confronto politico ed economico con i grandi fondi azionisti di Autostrade, come Blackrock e Macquarie. Salvini non lo ha nascosto. "Mi sembra - ha affermato - che lo stesso rendimento che i fondi privati non vogliono mettere in discussione, superiore all'8%, non sia compatibile con la lentezza con cui procedono i lavori". A difendere l'azione del governo è intervenuto anche il viceministro Edoardo Rixi, che in una nota ha respinto le accuse di immobilismo e rilanciato contro il centrosinistra. "Chi oggi punta il dito dimentica che per dieci anni i governi di centrosinistra hanno lasciato la Liguria ostaggio di Autostrade bloccate e promesse mancate. Noi stiamo solo riparando i danni ereditati da chi avrebbe dovuto intervenire e non l'ha mai fatto", ha sottolineato.

Dal Mit si fa sapere che l'amministrazione aè pronta a valutare con la massima urgenza" il nuovo piano di Aspi, una volta ricevuto. Ma la linea è chiara: stop ai rincari, via libera solo ai cantieri che servono davvero.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica