Il disegno sembra quello di screditare il senso dello Stato, la vocazione moderata e il dialogo costruttivo, facendo passare tutto ciò che porta in questa direzione come un modo per i «leader più spregiudicati» di «muoversi fuori dai campi tradizionali senza più vincoli». È uno dei passaggi più forti dell'editoriale di ieri di Repubblica che ha fatto sussultare non soltanto i più moderati tra gli esponenti di partiti di maggioranza come Pd e Italia viva, ma anche Forza Italia e segnatamente il suo presidente. Sono settimane ormai, commentano da Forza Italia, che si cerca di screditare il senso di responsabilità istituzionale mostrato da Berlusconi. La questione del Mes viene sempre utilizzata come cartina di tornasole di un «prossimo inciucio». E il Nazareno torna nelle cronache e nei commenti politici come uno spettro dal quale difendersi. «Il senso di responsabilità istituzionale dimostrato da Forza Italia di fronte all'emergenza Covid-19 - ribadisce Berlusconi -, non ha nulla a che fare con valutazioni di politica interna, non prelude ad alcun cambiamento di maggioranza né tanto meno ad alcun soccorso parlamentare al centrosinistra». Da settimane, inoltre, Forza Italia spinge per l'utilizzo del Mes. Differenziandosi nettamente dalle posizioni degli alleati. E ogni volta, lamentano gli azzurri, questa posizione viene giudicata un'apertura al governissimo, un tentativo di spingere verso un nuovo governo con Forza Italia. «La nostra valutazione sul Meccanismo europeo di stabilità (Mes) e sul rapporto con l'Europa - spiega il leader azzurro -, la nostra collocazione del Partito popolare europeo sono temi che ci caratterizzano, ma che non hanno nulla a che fare con la politica interna». Non c'è insomma alcun «allentamento dei vincoli di una coalizione - conclude - che rappresenta la nostra storia e il nostro futuro». Parole che hanno subito ottenuto il plauso di Fratelli d'Italia. «Bene le parole del leader di Forza Italia - commentano a via della Scrofa -, che definisce il perimetro di alleanze del suo partito, fugando i dubbi su nuovi patti del Nazareno in salsa Grillo-Contiana».
Sul tema Berlusconi è tornato anche nel pomeriggio partecipando in videoconferenza a una lezione della Webschool di Forza Italia organizzata da Alessandro Cattaneo. «I nostri gruppi parlamentari sono stati invitati a votare un nuovo scostamento di bilancio. Sbagliano a dare per scontato il nostro sostegno - avverte il leader azzurro -. Noi abbiamo avanzato una serie di proposte: un semestre bianco fiscale con rinvio delle scadenze a fine anno e l'azzeramento delle sanzioni per chi non ha potuto pagare la rata di luglio, la proroga della cassa integrazione; abbiamo chiesto sostegno a fondo perduto per turismo, Made in Italy, agricoltura e commercio; reintroduzione almeno temporanea dei voucher per il lavoro stagionale nel turismo e nell'agricoltura. Vediamo se accoglieranno queste indicazioni, che sono fondamentali per la sopravvivenza del nostro sistema economico».
Approfittando della presenza di Jole Santelli (Calabria), Alberto Cirio (Piemonte), Vito Bardi (Basilicata) e Donato Toma (Molise) alla video-lezione, Berlusconi è poi tornato sul tema del rapporto tra governo territoriale ed emergenza sanitaria.
«I governatori di Forza Italia - ha spiegato - sono diventati un modello perché hanno capito prima degli altri che, mentre si combatteva l'emergenza sanitaria, bisognava innalzare un muro per difendere il tessuto produttivo dall'altra crisi, dalla crisi economica».
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