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Aziende in pressing sul decreto Sostegni: venti miliardi di deficit per sieri e ristori

Si accelera sugli aiuti alle imprese. Sanità e famiglie in primo piano

Aziende in pressing sul decreto Sostegni: venti miliardi di deficit per sieri e ristori

Non ci sarà un altro rinvio. Il decreto Sostegni sarà approvato questa settimana dal Consiglio dei ministri. Gli ultimi spazi bianchi ancora presenti nelle bozze del primo provvedimento economico del governo Draghi saranno riempiti al vertice di oggi tra i ministri dell'Economia, Daniele Franco, dei rapporti con il Parlamento e le Riforme Federico D'Incà e i capigruppo di maggioranza di Camera e Senato. Poi in tempi brevi un consiglio dei ministri con le misure a favore di aziende, lavoro e sanità. Un contraltare necessario alle misure restrittive varate sabato, con la maggior parte delle regioni italiani in zona rossa e la prospettiva di un'altra Pasqua in lockdown.

L'obiettivo è fare arrivare gli aiuti alle imprese relativi alle ultime chiusure già alla fine di aprile. E dare risposte ai settori che hanno subito quelle prevedenti. In primo luogo il turismo invernale, reduce da una stagione completamente saltata.

Dalle aziende iniziano a farsi sentire i primi malumori. «Aspettiamo da tempo i sostegni ma siamo al 15 marzo e non sappiamo quando uscirà il prossimo decreto. Nel frattempo molte imprese agonizzano», ha detto ieri all'agenzia Adnkronos il presidente di Fipe Lino Stoppani. «È troppo presto per fare delle critiche al nuovo governo Draghi, perché nessuno fa miracoli, però ci aspettavamo un cambio di direzione anche sui tempi. Aspettiamo fiduciosi che escano i provvedimenti, ma il rischio è, se si aspetta ancora, che quando arriveranno, le imprese non ci saranno più». Tra gli ultimi dati del settore, quelli degli agriturismi, che già stanno facendo i conti con gli effetti della chiusura di Pasqua. Per Augusto Congionti, presidente di Agriturist, la «colorazione rossa intensa, che riguarda quasi tutta l'Italia, penalizza molto il settore. Nel 2020 - spiega - abbiamo perso 1,2 miliardi di euro su un giro d'affari di 1,5 miliardi di euro. Oggi ci sono comparti che sono stati completamente fermi come le fattorie didattiche e le cerimonie. Stiamo attendendo il decreto sostegni per vedere come è articolato l'aiuto: noi chiediamo a gran voce di considerare le perdite nell'arco di un anno».

Il decreto Sostegni è atteso anche perché servirà a finanziare l'accelerazione che il governo vuole imprimere alla campagna di vaccinazione. La cifra contenuta nelle bozze è di 5 miliardi di euro per organizzare la logistica e sostenere la produzione o l'infialamento dei vaccini in Italia.

Poi c'è il capitolo welfare e lavoro. Ieri il viceministro all'Economia Laura Castelli è tornata a sottolineare l'importanza delle misure a sostegno delle famiglie alle prese con la chiusura delle scuole.

Il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, ha chiesto al governo di fare di più rispetto alle misure annunciate: «serve un nuovo scostamento di Bilancio da almeno 20 miliardi». Il governo ha in effetti in programma di aumentare il deficit extra già previsto per il 2021 dal precedente governo, per 32 miliardi. I 15 miliardi annunciati dal premier potrebbero aumentare.

Il consiglio dei ministri dovrà chiedere al Parlamento l'autorizzazione e solo così si potranno finanziare le misure del decreto sostegni.

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