Baby vittime del Covid: hanno 12-13 anni

Dopo la 16enne francese e il 14enne portoghese. I medici: "Sconvolti"

Baby vittime del Covid: hanno 12-13 anni

E nel corteo di 705 feretri spuntò anche una bara bianca. Il colore di chi muore bambino. Il contagio non fa sconti. Neppure a chi ha solo 12 anni. La fine ancora prima dell'inizio. Il Belgio piange per la baby vittima più piccola d'Europa. Nel Paese si sono registrati ieri 98 decessi, quasi tutti ultraottantenni. Con una sola eccezione. Che mette i brividi. Uguali ai brividi provocati nelle ultime 48 ore dall'addio alla vita di altri tre adolescenti: ieri un ragazzino di appena tredici anni è morto a Londra. La vittima più giovane in Inghilterra. Ismail Mohamed Abdulwahab di Brixton, a sud di Londra, non aveva patologie pregresse ed è deceduto nelle prime ore di lunedì dopo che venerdì era risultato positivo al Covid-19. «Sfortunatamente, un ragazzo di tredici anni risultato positivo al Covid-19 è morto. La nostra vicinanza e le nostre condoglianze vanno alla famiglia», ha detto un portavoce dell'ospedale.

Giovani vittime, come la 16enne in Francia e un 14enne in Portogallo. Ma in Belgio l'asticella della tragedia si è anagraficamente abbassata ancor di più: «È un evento molto raro ma che ci ha sconvolti», ha detto il virologo Emmanuel André in conferenza stampa.

La morte di 4 giovanissimi a causa del coronavirus rimanda a una delle tante «false verità» propalate dai cosiddetti «esperti» dall'inizio dell'emergenza covid: «La pandemia colpisce solo i vecchi malati, i giovani sani ne sono praticamente immuni». Da un punto di vista statistico sarà anche così, ma questi ragazzini stroncati nel giro di pochi giorni dimostrano quanto ci sia poco da rallegrarsi delle previsioni dei virologi.

«Julie (la 16enne francese ndr) la scorsa settimana aveva una tosse leggera e nel fine settimana è peggiorata -, ha raccontato a Le Parisien la sorella maggiore, Manon -. Ricoverata a Parigi, stata intubata. Le sue condizioni, però, sono peggiorate». «I suoi polmoni non funzionavano più», hanno spiegato i genitori, rivolgendo un appello a tutta la popolazione: «Teniamo alta la guardia a prescindere dall'età.

Dobbiamo smettere di credere che questo virus riguardi solo gli anziani. Nessuno è invincibile».

Stessa drammatica parabola per Vitor, 14 anni, l'adolescente portoghese. Per lui niente funerale. E neppure un'ultima carezza da parte dei genitori.

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