Banche, governo in bianco anche sui rimborsi ai truffati

Stallo sui risarcimenti, prosegue il braccio di ferro M5s-Tria Lunedì risparmiatori a Palazzo Chigi, martedì nuovo Cdm

Banche, governo in bianco anche sui rimborsi ai truffati

Nessun testo condiviso, a dispetto delle numerose versioni circolate nella giornata di ieri. Sui risparmiatori truffati dalle banche il governo non ha trovato un'intesa. Al Consiglio dei ministri convocato nel pomeriggio e poi slittato, è andato in scena un braccio di ferro. Nel ruolo dei contendenti quello che ormai sta diventando un classico: il ministro dell'Economia Giovanni Tria da una parte, i Cinquestelle dall'altro.

Secondo la versione M5s il vincitore sarebbe il vicepremier Luigi Di Maio che non voleva inserire la norma dentro il decreto Crescita, come invece pretendeva Tria.

Il responsabile di Via XX Settembre ha presentato la sua versione della norma martedì, dopo uno stop durato settimane. Un testo che ha due obiettivi. Primo, evitare obiezioni della Commissione europea, poi evitare ai funzionari del dicastero eventuali cause per danni erariali.

Quindi, un «doppio binario», per dare la precedenza ai soggetti deboli, quindi risparmiatori con un Isee entro i 35.000 euro e un patrimonio non superiore a 100.000 euro. Per gli altri, il rimborso sarà subordinato ad un controllo effettuato da una commissione di personalità indipendenti (quindi non influenzabili dal governo). Requisito voluto dalla Commissione europea, ma criticato dal M5s che puntano a rimborsi per tutti.

Fino a ieri sera, dilemma non sciolto tanto che il provvedimento è stato accantonato. Nel pomeriggio era stato ipotizzata una approvazione parziale. L'inclusione nel decreto Crescita (voluta dal ministro Tria) solo di alcuni aspetti, con il rinvio degli altri ad un decreto attuativo. Poi lo stralcio di tutte le norme e la richiesta del M5s di chiamare a Palazzo Chigi i risparmiatori già lunedì prossimo.

Escamotage trovato da Luigi Di Maio che al termine della riunione del governo avrebbe detto che «nessuna norma può essere inserita senza accordo delle associazioni». In sostanza, le associazioni saranno sentite e dovranno decidere se accettano l'idea del doppio binario. Il premier Conte ha acconsentito e ha convocato i risparmiatori truffati.

E così il «pacchetto rimborsi» dovrebbe essere approvato nel Cdm convocato per martedì.

Per il ministro Tria, uno degli aspetti più critici è la possibilità che la Corte dei conti faccia scattare un procedimento contro i funzionari del dicastero, in caso di ristoro con denaro pubblico a beneficio di risparmiatori, ma senza un arbitrato che attesti la frode. Ostacolo che fino a ieri sera non era stato aggirato tecnicamente, anche se il governo gialloverde si è impegnato a trovare una soluzione per evitare i rischi per i funzionari del Mef. Una possibilità resta quella di affidare i fondi da restituire alla Consap, la società del Tesoro che gestisce i fondi di garanzia e solidarietà di tipo assicurativo.

Comunque, nonostante i M5s si vogliano intestare la vitoria, i correttivi chiesti da Tria non potranno essere ignorati. Anche perché a rischiare non sono solo i dirigenti del ministero. La linea della Commissione Ue sui rimborsi non è cambiata e sul rispetto delle regole Bruxelles non fa sconti. Nel caso di un rimborso per tutti, che non faccia distinzioni tra soggetti deboli e investitori, e dell'assenza di una verifica sulle eventuali truffe, l'Italia rischia una procedura di infrazione.

Al termine del consiglio dei ministri, dagli uffici di Di Maio sono uscite ricostruzioni del Consiglio dei ministri a senso unico.

Ad esempio, le parole del leader pentastellato contro Tria: «Ministro, i fondi sono stati stanziati a gennaio, così si rischia di slittare a giugno e sarebbe inaccettabile. Capisco i suoi timori, ma bisogna procedere coi decreti attuativi senza perdere altro tempo».

All'incontro con i risparmiatori Di Maio ci sarà. Pronto a rivendicare la paternità del decreto.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica