Vietato commentare su Facebook o su Twitter le scelte e i provvedimenti del datore di lavoro: il diktat arriva dal Comune di Bari a guida del piddino Antonio Decaro.
Come riporta l'edizione barese de La Repubblica, l'amministrazione del capoluogo pugliese ha recentemente varato un nuovo regolamento comunale che minaccia severi provvedimenti disciplinari per chi "esprima, anche nell'ambito dei social network, giudizi sull'operato dell'ente, derivanti da informazioni assunte nell'esercizio delle proprie funzioni, che possano recare danno o nocumento allo stesso".
Nuove strette, inoltre, arrivano in merito agli incontri di lavoro, da svolgersi rigorosamente in ufficio, e al comportamento da tenere in servizio, che dev'essere giustamente improntato al "rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell’interesse pubblico".
In termini pratici si tratta di non allontanarsi dal posto di lavoro una volta "timbrato", nemmeno "per parcheggiare il mezzo di
trasporto utilizzato per recarsi al lavoro." Infine è vietato esporre in ufficio materiale di propaganda politica, così come non sarà permesso accettare regali di valore superiore ai cento euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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