Elezioni Regionali 2020

Quel circolo Pd che ha portato i tunisini del Pilastro a votare contro Salvini

Si ipotizza che l’ormai famosa citofonata di Salvini possa aver spinto gli immigrati tunisini ad andare alle urne per frenare l’avanzata della Lega

Quel circolo Pd che ha portato i tunisini del Pilastro a votare contro Salvini

Il blitz compiuto da Matteo Salvini nel quartiere Pilastro a Bologna, con l’ormai celebre citofonata a casa di una famiglia tunisina residente in un alloggio popolare, può essere stato un clamoroso autogol che ha influito sul risultato delle elezioni Regionali.

Il tutto a danno della candidata del centro-destra Lucia Borgonzoni che ha perso la sua sfida contro il governatore uscente Stefano Bonaccini. Di questo ne è sicuro Vilmer Poletti, segretario del Pd in quella difficile area periferica di Bologna. Per l’esponente dem, infatti, quella incursione avrebbe spinto tanti italiani di origine straniera ad andare alle urne per dire ‘no’ al Carroccio perché spaventati da quanto compiuto dal leader leghista e da quanto, magari, sarebbe potuto accadere in futuro. E così molti tunisini regolari in Italia che, forse, non sarebbero andati ai seggi si sono mobilitati.

''Sono le nostre impressioni da quello che abbiamo visto tra comizi e seggi – ha raccontato Poletti a Il Resto del Carlino- persone che non avevamo mai visto prima interessarsi alle elezioni, ma che improvvisamente si sono sentite chiamate in causa, dopo un gesto nato per gettare fango su di loro''. L’ipotesi non sarebbe tanto campata in aria. Molti cittadini residenti nel Pilastro, italiani e stranieri, ancora in queste ore parlando della citofonata di Salvini.

Il gesto sembra che sia piaciuto praticamente a nessuno. E ciò è evidenziato anche da Marta e Sandro che da più di 30 anni vivono inq uesta zona: ''È venuto da noi per raccogliere voti, ma tutto gli si è ritorto contro – hanno dichiarato all'unisono i due- qua si vive bene anche se i problemi non mancano, ma non è tutto negativo come descritto da molti: i servizi ci sono, le persone si sentono a casa, la voglia di voltare pagina non manca''.

Al Pilastro i problemi non mancano ma forte è il senso di comunità. E proprio questo avrebbe fatto scattare una controreazione al gesto di Salvini. La citofonata non sarebbe stata gradita anche da tanti elettori del centro-destra o da quanti sono normalmente lontani dalla politica. ''Faccio l’edicolante e parlo con parecchia gente – ha raccontato Mauro Olivieri – e le persone vogliono raccontare una realtà diversa da quella descritta. Che votino a destra o sinistra, non fa differenza: il Pilastro non è abbandono e degrado''.

Forse la voglia di non essere etichettati come cittadini di serie B che vivono in un quartiere difficile ha spinto molti a recarsi alle urne proprio per lanciare un segnale ai politici.

Una ipotesi da non sottovalutare.

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