Proprio adesso che il Front National è quasi certo di portare all'Assemblée tra i 15 e i 30 deputati, la più famosa parlamentare francese, nipote di Marine Le Pen, annuncia il ritiro dalla vita politica. «Scelta personale», spiega la ventisettenne Marion Maréchal-Le Pen. Una che non è mai stata protagonista in questa campagna presidenziale, surclassata dagli uomini del partito e da new entry che le avevano tolto ogni potere decisionale già da sei mesi.
Da quando Florian Philippot, vicepresidente del Front National, è entrato nel cerchio magico di Marine Le Pen, è stato un calvario partecipare ai meeting con la zia al fianco di «patrioti» che vivevano il Front così diversamente da lei. Più vicina al nonno Jean-Marie che non a Marine, ieri la decisione è arrivata dopo essere stata inascoltata ad ogni recente presa di posizione.
Se la cava dicendo di avere il desiderio di «cambiare vita», secondo quanto riferisce Le Parisien, con una bimba di tre anni da crescere e un divorzio da gestire. Zia Marine le avrebbe freddamente risposto: «Rispetto la tua scelta perché conosco i sacrifici che la politica esige». Come dire: non sei pronta a quello che ci aspetta per vincere la battaglia per le elezioni di giugno dopo che abbiamo perso l'Eliseo.
L'annuncio ufficiale è atteso per oggi. Più volte aveva lasciato intendere di essere delusa dall'esperienza parlamentare. Ma nessuno si aspettava che potesse mollare con uno scambio di sms prima ancora della pubblicazione dei risultati ufficiali di domenica, anch'essi previsti per oggi, in un'elezione in cui il Fn ha comunque raggiunto un record storico: 34% sfiorato da Marine Le Pen e circa 10 milioni e 600mila voti.
Marion è fatta così: la base la ama e lei ha sempre ricambiato l'affetto fermandosi per buone mezzore tra i giovani che hanno seguito le tappe della campagna elettorale per scattare con loro i richiestissimi selfie. Ora, di quelle immagini, cosa ne faranno? Non correrà più per un seggio parlamentare e non farà più nemmeno politica? Certamente lascerà la presidenza del gruppo Fn nel consiglio regionale della regione Provenza-Alpi-Costa azzurra. Secondo Le Figaro, la sua decisione sarebbe stata presa per assecondare il desiderio di passare più tempo con la figlia.
Zia Marine ha già annunciato un cambio di rotta. Le dimissioni della bella Marion, che vanta anche un record di presenze in Assemblea nazionale, potrebbero facilitarlo. L'ultima levata di scudi in Parlamento è stata sull'aborto, lo scorso gennaio. Pose l'accento sul 47% di interruzioni di gravidanza per ragioni economiche, attaccando le ministre femministe ossessionate dal sessismo nella grammatica, dai giochi rosa nei Kinder sorpresa e dalla divisione dei turni di lavaggio dei piatti nelle coppie, senza preoccuparsi invece di «offrire l'aiuto e il supporto necessari per tenere un bambino».
La più giovane deputata della V Repubblica fece tremare anche la mano all'allora premier Valls, accusandolo di posizioni idiote sul Fn.
Oggi se ne andrà senza tante storie. Con la consapevolezza di aver saputo riconciliare gli elettori della Costa Azzurra con la destra identitaria, battendo al primo turno i gollisti con un sonoro 44,55%. E se stessa con la vita.
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