Le sanzioni americane sul greggio pesano a Teheran. Il viceministro del Petrolio, Amir Hossein Zamaninia, annuncia che il Paese «ha mobilitato tutte le risorse e sta vendendo petrolio sul mercato nero. Certamente non venderemo 2,5 milioni di barili al giorno come durante l'accordo sul nucleare, ma abbiamo trovato un mercato nero». In casa le cose non funzionano. Le autorità hanno annunciato una «Fuel Card», con una quota per le vendite di benzina in uno dei maggiori Paesi produttori di petrolio al mondo. Secondo Behrouz Nemati, portavoce del presidente del parlamento iraniano, Ali Larijani, il comitato parlamentare ha deciso l'approvazione della misura per far fronte all'aumento del prezzo della benzina deciso dalle autorità. Nemati ha detto che il governo di Teheran annuncerà questa nuova misura la prossima settimana.
Secondo le indiscrezioni trapelate da alcune agenzie di stampa iraniane, il provvedimento prevede la vendita di soli 60 litri di benzina al mese a persona. Chiunque richiederà una quantità superiore dovrà pagare un'imposta aggiuntiva.
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