"Bergoglio è un soggetto fragile. Si protegga con una mascherina"

Il primario di Pneumologia del S. Raffaele di Roma: "Bronchite cronica fattore di rischio, il Papa è molto esposto alle infezioni"

"Bergoglio è un soggetto fragile. Si protegga con una mascherina"
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Franco Pasqua, responsabile della Riabilitazione dell'Irccs San Raffaele di Roma, è preoccupato per la salute del Santo Padre così come milioni di fedeli che ieri lo hanno seguito in tv mentre visibilmente affaticato ha rinunciato alla lettura dell'omelia nella domenica delle Palme.

Professore, che sensazione ha provato come medico osservando il Papa così in difficoltà?

«Il Papa è fragile, molto anziano e non è la prima volta che lo vediamo sofferente. Del resto accusa problemi respiratori già da un paio di anni».

Con quali patologie?

«Lo scorso anno ebbe una polmonite e fu ricoverato al Gemelli tanto che all'uscita rinunciò alla via Crucis consigliato dai medici perché sottoporlo a sbalzi termici non era l'ideale. Poi ha avuto una bronchite che gli fatto rinunciare anche alla Cop28 di Dubai. Successivamente è stato colpito da una forma influenzale insidiosa che lo ha portato di nuovo in ospedale per accertamenti e per sottoporsi ad una tac ai polmoni».

Con questi precedenti come definirebbe un suo paziente?

«Un paziente con bronchite cronica con frequenti episodi di riacutizzazione che possono andare dalla banale influenza alla polmonite. In questo ultimo anno il Santo Padre ha avuto tutte e tre le cose ed è stato trattato più volte con antibiotici».

Nel lontano '57 gli è stato anche asportato una parte del polmone.

«Sì, ha avuto una exresesi polmonare, che è un intervento di asportazione di una parte del polmone probabilmente conseguenza di un'infezione da tubercolosi».

E questo influisce sul suo apparato respiratorio?

«Non conosco esattamente cosa sia successo in passato ma oggi è un paziente di 87 anni che ha un sistema immunitario fragile particolarmente recettivo a virus e germi. Come capita del resto a molte persone anziane diventate bronchitiche croniche».

Come proteggerlo?

«Dovrebbe evitare sbalzi termici, fare i vaccini che immagino avrà già fatto. Ma il Santo Padre, per motivi diciamo professionali, ha molti contatti con altre persone che possono trasmettergli virus che su di lui possono fare danni».

Deve mettersi in quarantena?

«No ma il Covid ci ha insegnato che una mascherina è buona norma indossarla quando si è di fronte a persona debilitata o particolarmente sensibile ai germi. E noi la raccomandiamo anche a tutte le persone anziane che finiscono in ospedale per problemi respiratori: la mascherina è un presidio importante per proteggersi da altri soggetti che magari covano influenze o malattie da raffreddamento».

Ma se lo vede il Papa incontrare i capi di Stato con la mascherina?

«Magari non negli incontri ufficiali, ma dietro le quinte il suo entourage potrebbe indossarla per abbassare il rischio di infezioni. Purtroppo il Papa è molto esposto alle infezioni».

Domanda scomoda: un'altra polmonite potrebbe essere fatale?

«Normalmente le riacutizzazioni della

bronchite cronica sono predittori di sopravvivenza. In sostanza se si moltiplicano anche a distanza ravvicinata fanno aumentare il rischio per una persona fragile, molto anziana con precedenti importanti a livello polmonare».

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