Referendum Costituzionale

Berlusconi: "Dopo il 4 dicembre deciderò se restare in politica"

Berlusconi dalla Berlinguer: "Le primarie? Senza una legge sono una farsa". E attacca la riforma: "È inaccettabile"

Berlusconi: "Dopo il 4 dicembre deciderò se restare in politica"

"Il Sì porta a una riforma della Costituzione intollerabile e inaccettabile". Lo ha ribadito Silvio Berlusconi a Cartabianca su RaiTre.

Così come ha ribadito che è "una bufala" il fatto che è a favore del Sì, pur sostenendo di votare No: "È importantissimo votare No al referendum, perché con il Sì sarebbe un regime", ha detto Cavaliere, "Un regime renziano, perché Renzi sarebbe padrone di tutto compresa la scelta del Capo dello Stato e della Corte Costituzionale". E a Bianca Berlinguer che faceva notare come inzialmente Forza Italia sembrava favorevole alla riforma e alla legge elettorale ha risposto: "Sono entrambe cucite come un abito da Matteo Renzi per il suo partito. Quando ce ne siamo accorti ci siamo subito sfilati".

Non sono mancate le scintille tra leader di Forza Italia e ex direttrice del Tg3 che lo incalzava con le domande. "Se non mi lascia finire il ragionamento, mi alzo e me ne vado", ha sbottato ad un certo punto Berlusconi accennando ad alzarsi dalla sedia. "Ma abbiamo pochi minuti, qui non siamo da Vespa...", ha replicato la Berlinguer. "È mai possibile che non mi lascia rispondere su cose serie", ha continuato il Cavaliere, "Qui dobbiamo spiegare agli italiani perché è importantissimo votare No al referendum".

Inevitabile però anche un accenno al futuro del centrodestra l'ex premier sostiene che non ha ancora deciso se restare o no in campo. Le riserve saranno sciolte quando cioè si capirà cosa ne sarà della Costituzione: "Ho detto che dopo il 4 dicembre prenderò con calma una decisione, se continuare o meno l'attività politica o tirami addirittura fuori dalla politica", ha spiegato, "Il mio senso di responsabilità nei confronti dei cittadini che mi hanno dato 200 milioni di voti in venti anni e del Paese, mi fa sentire ancora necessario".

Di certo Berlusconi non cambia idea sulle primarie: "Se fossero regolate per legge parteciperei", ha detto, "Altrimenti sarebbero solo una farsa". E su Giorgia Meloni e Matteo Salvini ha aggiunto: "Se non accettassero di far parte della coalizione di centrodestra, cosa che escludo assolutamente, diventerebbero semplicemente irrilevanti". Il leader? "Un leader viene dal basso, lo decide e lo sceglie la gente.

Non ho in mente nessun nome, ho in mente me stesso, se ancora resterò in campo".

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