Berlusconi deluso dai due Matteo. Sul primo, Renzi, il Cavaliere spende poche parole e negative: è iper critico su quanto sta facendo il governo. Sull'altro Matteo, Salvini, l'ex premier va giù duro: «Ma a che gioco sta giocando? Invece di contribuire a ricostruire il centrodestra lo sta sfasciando». È deluso il Cavaliere perché, ancora una volta, dal leader della Lega arriva un «picche»; ossia il solito veto a qualsivoglia alleanza con gli alfaniani. Il Cavaliere è irritato perché «così Salvini fa vincere la sinistra»; ha nostalgia della realpolitik bossiana perché «con l'Umberto sarebbe tutto più facile» e fatica a comprendere la strategia del leader della Lega; giudica così le mosse del leader del Carroccio: «Salvini sta solo giocando una partita tutta interna». Per Berlusconi Salvini è interessato a far fuori la dissidenza interna che va da Luca Tosi e passa, in parte, per l'attuale governatore della Lombardia, Roberto Maroni. Insomma, Salvini vuol fare il «pigliatutto» ed eliminare le voci dissonanti nel Carroccio. In primis quella di Tosi che invece spinge per l'accordo con Fi e i centristi e contesta una Lega lombardocentrica.
Così, Salvini, anche ieri ha (quasi) chiuso ogni porta all'ipotesi alleanza alle prossime regionali: «A oggi con Berlusconi non c'è un accordo sul piano politico nazionale - dice - Anche perché a Bruxelles sediamo su banchi diversi: lui difende l'euro che noi riteniamo una moneta sbagliata, lui è insieme alla Merkel, noi siamo insieme alla Le Pen, abbiamo una visione di Italia e Europa completamente diversa. La Toscana è l'esempio migliore di una mancanza di opposizione per dieci anni - conclude Salvini in visita a Barberino del Mugello - nel senso che qua Forza Italia e Pd hanno inciuciato per dieci anni, noi vogliamo portare un po' di aria nuova».
Parole che provocano la reazione piccata di molti azzurri che invece stanno lavorando incessantemente a un accordo con i leghisti. Tra questi Giovanni Toti che, particolarmente indispettito, arriva a minacciare la caduta delle giunte Maroni e Tosi: «Escludere che quello del Veneto sia un modello vincente indubbiamente mette in discussione anche l'esperienza di governo in Lombardia; come spieghiamo agli elettori che in Lombardia c'è un ottimo governatore come Maroni che governa con un'ottima compagine ma questa maggioranza che va bene oggi non va più bene domani?». E ancora: «Non siamo disposti a essere presi in giro da Salvini. Chi vuol costruirsi un piccolo successo personale sulle macerie del centrodestra, distruggendolo, non fa né la fortuna sua, né quella del Paese».
Irritata anche Maria Stella Gelmini: «Il leader della Lega lancia una sfida muscolare nel centrodestra e lancia anatemi contro chiunque non si allinei alle sue richieste; ritiene di aprirsi la
strada nel centrodestra usando il machete ma così non si va da nessuna parte. Lasciarsi un cumulo di macerie alle spalle non significa avere davanti un futuro radioso. Significa curare il proprio orticello a danno dei vicini».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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