Berlusconi: "Crisi attuale peggiore di quella del '94"

Telefonata tra Berlusconi e Renzi. Il Cav rassicura il premier: nessun tentennamento sulle riforme, nessuna messa in discussione del patto del Nazareno, tantomeno per quel che riguarda la legge elettorale

Berlusconi: "Crisi attuale peggiore di quella del '94"

"È aumentato il tasso di conflittualità sociale, quanto accaduto a Roma è il sintomo di un malessere profondo che non va sottovalutato". Silvio Berlusconi è molto preoccupato della crisi economica e delle tensioni sociali di questi giorni. E lo avrebbe detto chiaramente durante la riunione dei coordinatori regionali di Forza Italia, a palazzo Grazioli. Nessun tentennamento sulle riforme, nessuna messa in discussione del patto del Nazareno, tantomeno per quel che riguarda la legge elettorale. A quanto raccontano fonti azzurre, l’ex premier avrebbe sentito il capo del governo per rassicuralo riguardo le intenzioni di voler andare avanti con le riforme rispettando dunque il patto del Nazareno che sarà al centro di un nuovo incontro a breve tra i due leader. Il Cav, riferiscono diversi presenti alla riunione, è apparso alquanto irritato dalle ricostruzioni dei giornali che negli ultimi giorni lo descrivono impegnato a frenare sulla riforma della legge elettorale per evitare che Renzi possa ricorrere al voto anticipato. Nulla di più falso, avrebbe spiegato l’ex premier ai suoi, concetto poi ribadito anche ai coordinatori regionali, riuniti nella sua residenza romana per fare il punto sul tesseramento e la stagione congressuale.

Ad infastidire il leader azzurro, poi, le voci su una presunta volontà di mettere in un angolo Denis Verdini, pronto a sostituirlo nel ruolo di trait d’union con il presidente del Consiglio. "Siamo al 16 per cento, dobbiamo crederci...", avrebbe detto Berlusconi ricordando lo scetticismo del ’94, quando nessuno credeva che il movimento azzurro sarebbe diventato il primo partito italiano. "Allora pensavano che fossi un matto, anche adesso lo pensano, ma ce la possiamo fare ancora una volta, bisogna crederci".

Il leader azzurro ha poi fissato il timing: le assemblee comunali vanno svolte entro il 15 marzo, poi a seguire toccherà ai congressi provinciali e nel 2016 si terrà l’Assemblea nazionale del partito.

Per l'ex premier, la situazione che vive il paese oggi è peggiore di quella che c’era nel ’94, a causa di una crisi economica strutturale, della crisi politica e giudiziaria. "Quindi, se ve la sentite ancora di andare avanti e accettare una nuova sfida dobbiamo tutti rimboccarci le maniche e fare una grande campagna congressuale e per le adesioni a Forza Italia".

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