Politica

Berlusconi difende la flat tax: "Deficit a zero entro il 2020"

Il Cav: "Tetto al 3%? Io e Salvini diciamo la stessa cosa". E sulle Regionali: "Per il Lazio decidiamo nelle prossime ore"

Berlusconi difende la flat tax: "Deficit a zero entro il 2020"

"Superare il tetto del 3% non è scandaloso, ma se possibile lo manterremo". Silvio Berlusconi spegne le polemiche nate dopo il suo viaggio a Bruxelles e ribadisce che lui e Salvini dicono "la stessa cosa".

"A proposito del tetto al 3% ho detto che probabilmente era una cosa sbagliata ma se possibile lo manterremo: dipende dall'andamento della nostra economia", ha spiegato il Cavaliere a Radio24, "Superarlo non è nulla di scandaloso, ma io preferisco mantenere gli impegni se possibile". Anzi, l'ex premier si dice certo della bontà del suo piano fiscale che permetterà di "mantenere l'impegno di azzerare il deficit entro il 2020".

Anche l'aliquota della flat tax non è stata già fissata nel programma del centrodestra siglato da Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e Noi per l'Italia-Udc: "Dipenderà dalla compatibilità con i conti pubblici, perché non possiamo permetterci di tagliare le tasse in deficit", ha affermato Berlusconi. Difendendo però quello che è da sempre uno dei suoi cavalli di battaglia: "La flat tax non peggiora i conti pubblici ma li migliora: aumenta il gettito, come è avvenuto in tutte le economie di mercato", ricorda, "Quando John F. Kennedy qualche mese prima di essere ucciso annunciò un profondo taglio di tasse, era il 1963 e fu realizzato dal suo successore Johnson. Le entrate del Tesoro degli Stati uniti in pochi anni aumentarono del 30% al netto dell'inflazione. Lo stesso accadde quando Ronald Regan le tagliò in modo più netto negli Anni '80, passando dalla massima imposta del 72% alla massima imposta del 27%: e anche qui si registrò un aumento del 30% delle entrate. La signora Margaret Thatcher ha fatto lo stesso".

Il leader di Forza Italia ha anche ricordato velocemente le coperture spiegate ieri più nel dettaglio: "All'inizio verrà coperta dalla razionalizzazione della giungla delle detrazioni, delle deduzioni degli incentivi e dall'emersione del sommerso", sottolinea, "Potremmo così fissare l'aliquota al 23% per poi progressivamente scendere, man mano che gli effetti positivi si manifesteranno, magari fino al 13%. Lo stesso discorso che ha seguito la Federazione Russa. Da subito applicheremo l'esenzione per ogni imposta per i primi 12 mila euro".

Nella conversazione con Luca Telese e Oscar Giannino a 24 Mattino, la discussione è andata anche sulle polemiche per la decisione di Donald Trump di spostare l'ambasciata statunitense in Israele da Tel Aviv a Gerusalamme. "All'Onu avremmo votato a favore", ha detto Berlusconi, "Anche se consideravamo inopportuna la mossa del presidente Usa, Donald Trump, nel momento in cui l'ha presa. Siamo dalla parte di Israele, che ha diritto di vedere riconosciuta come sua capitale Gerusalemme. Siamo dalla parte dei governi arabi moderati come l'Egitto o la Giordania che contribuiscono alla stabilità. Siamo contro l'integralismo e il terrorismo che avrebbero potuto vincere in Siria.

Siamo con tutte le forze che in medio oriente si battono per la modernizzazione e l'allargamento degli spazi di libertà".

Commenti