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Berlusconi: "Ecco il piano Marshall per rilanciare il turismo"

Il leader di Forza Italia sferza ancora il centrodestra sul Mes e ribadisce la centralità del turismo per l’economia italiana

Berlusconi: "Ecco il piano Marshall per rilanciare il turismo"

Silvio Berlusconi è tornato con rinnovata forza al centro della scena politica italiana, sferzando sia il governo Conte a fare di più, sia gli alleati di centrodestra, invitandoli a una maggiore apertura verso l’Europa. Il Cavaliere è tornato anche a dettare l’agenda alla maggioranza giallorossa, battendo con vigore su un punto cardine per l’economia tricolore: il turismo.

Intervistato da Il Messaggero, il numero uno azzurro ha infatti sottolineato la necessità di varare una sorta di Piano Marshall per il turismo che è "un settore decisivo dell'economia italiana e rappresenta il 13% del Pil. In questo momento è completamente fermo e per il settore si prevede su base annua un crollo del fatturato del 73%. Per evitare un disastro che trascinerebbe con sé l'intera economia nazionale, si deve intervenire subito". Ed è qui che l’ex tre volte premier torna a proporre uno shock positivo per il comparto, grazie a "un’immediata iniezione di liquidità a fondo perduto da assegnare alle imprese del turismo, compresi alberghi e ristorazione, un azzeramento del cuneo fiscale e la previsione di una deducibilità totale per gli italiani che vorranno trascorrere le proprie vacanze 2020 in Italia".

Ma non è tutto. Berlusconi, infatti, propone di sostenere con sgravi fiscali le spese di promozione turistica e di riconoscere un credito di imposta alle imprese turistiche, corrispondente al canone di locazione delle strutture impiegate: "Va creato un fondo emergenza turismo con il quale finanziare questi interventi. Infine va definitivamente accantonata la direttiva Bolkenstein, garantendo la proroga delle concessioni balneari fino al 2033, così da consentire gli investimenti che si sono resi necessari alla luce delle nuove norme sanitarie".

Dunque, il leader di Forza Italia ribadisce l’intenzione di fare opposizione responsabile all’esecutivo, dicendosi disponibile a offrire il contributo della compagine azzurra ai giallorossi, ma ricordando comunque come "il nostro giudizio sul governo Conte però è sempre stato negativo e non abbiamo certo cambiato idea". Quindi allontana le voci su un possibile ingresso di FI nella maggioranza attuale, anche se paventa l’idea di verificare in Parlamento se possa esisterne una nuova: "Bisognerà vedere se nell'attuale Parlamento esiste una maggioranza intorno ad un governo più adeguato - per programma, per composizione e per base di consenso nel Paese - a gestire una fase di rilancio che sarà lunga e difficile. Se tali condizioni ci saranno, ne ragioneremo con i nostri alleati".

Ecco, a proposito di Lega e Fratelli d’Italia, un appunto infine sul nodo del Mes: "Non riesco a capire le opposizioni al Mes. Ci viene offerto, con procedure estremamente favorevoli e soprattutto senza condizioni, perché altrimenti il nostro parere sarebbe stato diverso, un prestito a tasso quasi zero, di 36 o 37 miliardi, per costruire ospedali, ristrutturare quelli esistenti, aumentare gli stipendi al personale sanitario, formare nuovi medici e nuovi infermieri, costruire reparti di isolamento nelle carceri e nelle case di riposo, che in queste settimane hanno tanto sofferto, finanziare la ricerca, rimettere in moto comparti essenziali della nostra economia.

Perché mai dovremmo dire di no?".

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